Prigionieri e viaggiatori: Migranti neri attraverso il mondo atlantico britannico del XVIII secolo

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Titolo originale:

Captives and Voyagers: Black Migrants Across the Eighteenth-Century British Atlantic World

Contenuto del libro:

Jamestown e Plymouth sono immagini iconiche della migrazione britannica verso il Nuovo Mondo. Un secolo dopo, tuttavia, quando la migrazione britannica raggiunse il suo apice, la stragrande maggioranza degli uomini, delle donne e dei bambini che attraversavano l'Atlantico sulle navi inglesi erano di origine africana, non inglese. Captives and Voyagers, un avvincente studio di Alexander X. Byrd, ripercorre le partenze, i viaggi e gli sbarchi dei neri schiavizzati e liberi che nel XVIII secolo lasciarono le loro terre d'origine per le colonie britanniche ed esamina come lo spostamento e il reinsediamento abbiano plasmato la società dei migranti e, a sua volta, l'impero atlantico della Gran Bretagna.

Captives and Voyagers si distacca dall'immagine convenzionale della migrazione transatlantica e illustra come uomini e donne di colore, schiavizzati e liberi, siano arrivati a popolare i confini del mondo anglo-atlantico. Sia come coloni in Sierra Leone che come schiavi in Giamaica, questi migranti portarono nella loro nuova patria un'esperienza profonda e toccante dell'essere in movimento e, man mano che si radicavano nei particolari delle loro nuove circostanze locali, modellavano ed erano essi stessi modellati dalle esigenze del mondo atlantico britannico, di cui erano una parte essenziale.

Byrd si concentra sui due flussi più grandi e significativi di dislocazione dei neri: l'immigrazione forzata di africani dall'interno del Biafra dell'attuale Nigeria sudorientale verso la Giamaica nell'ambito della tratta degli schiavi britannica e l'emigrazione di neri liberi dalla Gran Bretagna e dal Nord America britannico verso la Sierra Leone, in Africa occidentale. Prestando particolare attenzione agli effetti sociali e culturali della migrazione transatlantica sui gruppi stessi e concentrandosi anche sulla loro collocazione nell'Impero britannico, Byrd illumina il significato e l'esperienza della schiavitù e della libertà per persone i cui viaggi sono stati ugualmente costellati da violenze e catastrofi estreme. Seguendo gli spostamenti di questa popolazione rappresentativa, Captives and Voyagers fornisce una visione di vitale importanza del mondo coloniale britannico e della sua intersezione con la diaspora africana.