Pratiche sociali

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Titolo originale:

Social Practices

Contenuto del libro:

Saggi sull'arte e sulle pratiche artistiche dell'autore di I Love Dick.

Un confine non è una metafora. Conoscerci da oltre dieci anni ci rende testimoni della vita dell'altro. La mia fuga è la sua prigione. Ci incontriamo in un bar e fumiamo Marlboro.

--dalle Pratiche sociali.

Mescolando biografia, autobiografia, narrativa, critica e conversazioni tra amici, con Social Practices Chris Kraus continua l'esplorazione antropologica delle vite artistiche e del mondo dell'arte iniziata nel 2004 con Video Green: Los Angeles Art and the Triumph of Nothingness.

Social Practices include scritti tratti da e intorno al leggendario “Chance Event--Three Days in the Desert with Jean Baudrillard” (1996), e “Radical Localism”, una mostra di arte e media dalla Mexicali Rose di Puerto Nuevo che Kraus ha co-organizzato con Marco Vera e Richard Birkett nel 2012. Attenta alle stranezze e alle anomalie, Kraus traccia il profilo di Elias Fontes, un commerciante di fieno della Imperial Valley che è diventato un importante collezionista di arte contemporanea messicana, e racconta la scomparsa di un minimarket rurale nel Minnesota settentrionale. L'autrice prende in considerazione il lavoro di importanti artisti contemporanei come Jason Rhoades, Channa Horowitz, Simon Denny, Yayoi Kusama, Henry Taylor, Julie Becker, Ryan McGinley e Leigh Ledare. Sebbene Kraus getti un occhio scettico sul genere che è stato definito “pratica sociale”, il suo libro non è tanto una critica quanto una proposta su come l'arte possa essere letta attraverso il desiderio e le circostanze, il delirio, il pettegolezzo, la coincidenza e la vendetta. Tutta l'arte, insinua l'autrice, è una pratica sociale.