Povertà, carità e immagine dei poveri nei testi rabbinici della Terra d'Israele

Titolo originale:

Poverty, Charity and the Image of the Poor in Rabbinic Texts from the Land of Israel

Contenuto del libro:

Nella letteratura rabbinica della terra d'Israele i poveri non sono rappresentati come destinatari passivi di doni e sostegno, ma come agenti indipendenti responsabili del proprio comportamento. L'assistenza comunitaria ai bisognosi doveva andare oltre i loro bisogni primari di cibo, vestiti e alloggio; anche la sicurezza fisica dei poveri e il valore del loro tempo, così come la loro dignità e autostima, erano inclusi nell'ambito della carità.

In questa monografia, Yael Wilfand offre un'analisi completa e contestuale dei principali testi rabbinici sulla povertà e la carità composti durante i primi cinque secoli dell'era comune in terra d'Israele, principalmente la Mishnah, la Tosefta, il Talmud palestinese e i midrashim. L'autrice mostra che, per i rabbini, i poveri non erano necessariamente considerati estranei; anzi, alcuni studenti e rabbini in Palestina potrebbero aver sperimentato personalmente la povertà. Wilfand sostiene che questa diversità socio-economica ha contribuito al pensiero di questi rabbini, che raramente vedevano la povertà come il risultato di una trasgressione (a differenza del Talmud babilonese).

Questo libro presenta una serie di punti di vista contrastanti dei rabbini palestinesi su questioni quali: Gli amministratori comunali devono garantire l'idoneità dei richiedenti l'elemosina? I nuovi indigenti provenienti da famiglie ricche devono ricevere livelli eccezionali di sostegno? I gentili vicini possono beneficiare di assistenza economica da parte di fonti comunitarie ebraiche? Esaminando le fonti rabbiniche palestinesi nel contesto dell'ambiente egemonico greco-romano (poi cristiano) e dell'eredità biblica, questo volume offre un resoconto coinvolgente di alcuni approcci antichi a sfide sociali senza tempo.