Potere e costrizione: L'ascesa degli Stati Uniti, 1898-1941

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Titolo originale:

Power and Restraint: The Rise of the United States, 1898-1941

Contenuto del libro:

Alla fine del XIX secolo, gli Stati Uniti emersero come colosso economico al comando di un nuovo impero. Tuttavia, per i quarant'anni successivi, gli Stati Uniti evitarono il tipo di grande strategia aggressiva che aveva contraddistinto altre potenze imperiali in ascesa, a favore di una politica di moderazione.

In Power and Restraint, Jeffrey W. Meiser esplora le ragioni per cui gli Stati Uniti - in contrasto con la saggezza ampiamente accettata nella teoria delle relazioni internazionali - scelsero quella strada. Utilizzando trentaquattro casi storici accuratamente studiati, Meiser afferma che le istituzioni e la cultura politica interna hanno giocato un ruolo decisivo nell'impedire la mobilitazione delle risorse necessarie per attuare una grande strategia espansionistica.

Questi fattori includevano la tradizionale opposizione del Congresso alle ambizioni del potere esecutivo, la resistenza degli elettori all'imperialismo di stampo europeo e l'antipatia personale per l'espansionismo provata da presidenti come Woodrow Wilson e Franklin Roosevelt. La rete di vincoli politici resistenti e ridondanti fermò o limitò le ambizioni espansionistiche e trasformò gli Stati Uniti in un'anomalia storica, una grande potenza in ascesa caratterizzata da prudenza e ambizioni internazionali limitate.