Postumi genetici: L'indigeneità ebraica nera in Sudafrica

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Titolo originale:

Genetic Afterlives: Black Jewish Indigeneity in South Africa

Contenuto del libro:

Nel 1997, M.

E. R.

Mathivha, un anziano del popolo nero ebreo dei Lemba del Sudafrica, annunciò all'Associazione Culturale Lemba che un recente studio del DNA confermava i loro legami ancestrali con gli ebrei. In seguito, i Lemba hanno sfruttato i risultati dei loro test genetici per chiedere al governo post-apartheid di essere riconosciuti come africani indigeni con diritti alla leadership tradizionale e alla terra, rielaborando l'ascendenza genetica nel processo. In Genetic Afterlives, Noah Tamarkin illustra come i Lemba diano un proprio significato ai risultati dei test del DNA e li utilizzino per gestire le rivendicazioni concorrenti di identità etnica e religiosa ebraica, indigeneità africana e cittadinanza sudafricana.

Tamarkin si allontana dai risultati dei ricercatori di genetica che hanno definito un'unica storia delle "vere" origini del popolo Lemba e si orienta verso la comprensione della propria genealogia come multivalente. Guidato dalle negoziazioni dei Lemba sulla loro appartenenza come ebrei diasporici, cittadini sudafricani e africani indigeni, Tamarkin considera nuovi modi di pensare all'appartenenza che possano riconoscere l'importanza dei legami storici e sacri con la terra senza valorizzare l'autoctonia, i confini o altre tecnologie di esclusione.