Posso solo dirvi quello che vedono i miei occhi: Fotografie dalla crisi dei rifugiati

Punteggio:   (4,6 su 5)

Posso solo dirvi quello che vedono i miei occhi: Fotografie dalla crisi dei rifugiati (Giles Duley)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è un potente lavoro fotografico che mette in luce le esperienze dei rifugiati, catturando sia la loro sofferenza che i momenti di gioia attraverso ritratti intimi. L'autore, Giles Duley, è apprezzato per la sua narrazione compassionevole e la capacità di entrare in contatto con i suoi soggetti, rendendo il libro una profonda esplorazione dell'umanità.

Vantaggi:

Bellissima fotografia che trasmette profonda compassione
storie personali di rifugiati
connessione emotiva
momenti di gioia nonostante la tragedia
prezzo ragionevole
tutti i profitti aiutano i rifugiati
importante tema sociale.

Svantaggi:

Può suscitare disagio per quanto riguarda i privilegi
l'argomento può essere pesante e triste
non tutti possono essere interessati alle storie dei rifugiati.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

I Can Only Tell You What My Eyes See: Photographs from the Refugee Crisis

Contenuto del libro:

"Ciò che è diverso nei fotografi è... il legame emotivo che creano. Questo è ciò che amo della fotografia di Giles. Guardando le sue immagini, possiamo sentire ciò che lui prova. È chiaro che si collega profondamente alla condizione umana di persone di tutto il mondo" - Angelina Jolie.

Tutti i profitti ottenuti dalla vendita di questo libro saranno devoluti all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l'agenzia delle Nazioni Unite che tutela i diritti e il benessere dei rifugiati in tutto il mondo.

Nell'ottobre 2015, Giles Duley è stato incaricato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di documentare la crisi dei rifugiati. Nei sette mesi successivi ha attraversato l'Europa e il Medio Oriente per cercare di dare un volto umano a una delle più grandi crisi umanitarie del nostro tempo.

Duley ha visitato quattordici Paesi per raccontare le storie di individui e famiglie costretti a fuggire dalle loro case. Ha raccontato i disordini del Libano, i campi della Giordania e dell'Iraq, le scene infernali sulle spiagge di Lesbo e l'arrivo dei rifugiati in Germania.

Con oltre 150 fotografie originali e i testi di Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e di Robert Del Naja dei Massive Attack, questo libro cattura come anche in mezzo a tanto orrore e tragedia ci siano l'umorismo, l'inaspettato e, soprattutto, l'umanità.

Giles Duley è un fotografo pluripremiato che ha trascorso l'ultimo decennio a documentare gli effetti dei conflitti sui civili in tutto il mondo. Nel 2011, mentre copriva la guerra in Afghanistan, è stato gravemente ferito da un ordigno esplosivo improvvisato, ma è tornato al lavoro solo diciotto mesi dopo. Le sue fotografie sono state pubblicate in tutto il mondo da riviste come Rolling Stone, GQ, The Observer, Sunday Times e Vogue. Recentemente ha lanciato Legacy of War, un progetto quinquennale che documenta le comunità post-belliche. È amministratore della ONG EMERGENCY e ambasciatore dell'organizzazione benefica Find A Better Way. Per saperne di più: www.gilesduley.com.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780863561795
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:192

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)