Polvere di farfalla nera

Titolo originale:

Black Butterfly Dust

Contenuto del libro:

Il necessario isolamento, imposto dalla pandemia durante buona parte della stesura di questo libro, ha presentato a Jean-Yves Solinga una situazione apparentemente identica a quella di Michel Eyquem Sieur de Montaigne, uno dei filosofi più significativi del Rinascimento francese, che si era rinchiuso in una delle sue torri, lontano dalla società (lontano dagli esseri umani) per studiare.... per comprendere meglio la mente umana nei suoi ambienti sociali! Dopo una vita sociale e politica di successo, si era "ritirato presto" dalla vita per lavorare ai suoi "essais". Voleva approfondire la natura umana e i suoi tratti universali (se ce ne sono).

È Montaigne che viene in mente all'autore quando i suoi temi trattano argomenti più ampi: "Che cosa possiamo imparare di universale in ognuno di noi? "Non che non siamo meravigliosamente diversi, ma piuttosto che ci sono pepite di universale in ognuno di noi... Non diversamente dal DNA umano, l'origine fondamentale del nostro essere. Il nostro DNA ha fatto e fa tutti noi (almeno finché qualche laboratorio scientifico non troverà delle alternative).

"Ero qui... tutto solo per mesi, a scrivere di donne... uomini... come animali sociali".

Jean-Yves utilizza artefatti e riferimenti religiosi per costruire contrasti antitetici con il presente carnoso e amorale. La sua poesia continua a vagare tra due poli, due concetti: Il peso fragile ed effimero del pensiero umano e l'enormità della materia dell'universo.

Questo libro è il risultato delle osservazioni di Jean-Yves che, come Montaigne, vanno spesso dal particolare all'universale.