Poesie scelte di Haldhar Nag

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Titolo originale:

Selected Poems of Haldhar Nag

Contenuto del libro:

"Mi sono spesso chiesto se Haldhar Nag si sia diplomato in una scuola di poesia. Naturalmente non può essere vero, ma la mia sensazione nasce dall'abbondanza di figure retoriche che compaiono nella sua poesia. A sua insaputa, egli spruzza abbondantemente gli effetti dell'allitterazione, delle metafore, della rima interna, della personificazione, dell'onomatopea e quant'altro nel suo uso. Ghensali (Fiume Ghensali) è la personificazione al suo meglio, dove il poeta personifica un fiume in piena come una giovane ragazza esuberante. E sì, ha pubblicato anche dei sonetti. Leggete Ati (Too Much) per avere un assaggio del sonetto di Haldhar. Le strofe sono intervallate da 4, 4, 4, 2 righe, con un corretto schema di rime. Mi lascia ancora una volta perplesso: se non ha frequentato una scuola di poesia, allora Dio gli ha messo in testa tutti questi usi letterari?

Per l'effetto sonoro, ascoltate Chaetar Sakaal (Il mattino di marzo) - dodici strofe piene di onomatopee.

Onomatopee. Compatisco il traduttore che deve conservare l'effetto speciale in un'altra lingua. Ricorro ancora una volta ai limiti della traduzione e affermo l'ovvio: le traduzioni non possono mai raggiungere la bellezza dell'originale. Se paragoniamo l'originale a un bel quadro, la traduzione può essere al massimo una replica o una fotografia.

Un tratto distintivo della poesia di Haldhar Nag è quello che io chiamo il colpo di scena di Haldhar. È particolarmente evidente nelle sue poesie brevi. Il poeta compie una brusca svolta nell'ultima strofa, non necessariamente per riassumere o moralizzare. La svolta a sorpresa nell'ultima strofa, invece, lascia al lettore un effetto "wow". Molte poesie di questa raccolta mostrano il tocco di Haldhar - Our village Cremation Ground, A Cubit Taller, The Dove is my Teacher e Old Banyan Tree, per citarne alcune", scrive il traduttore nel suo prefisso.

La raccolta comprende 60 poesie.