Poesie raccolte

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Titolo originale:

Collected Poems

Contenuto del libro:

Richard Lovelace (1617-1657) entrò a corte dopo l'università e prestò servizio nella breve e ingloriosa campagna militare di Carlo I in Scozia. Gli fu affidata la carica di "Gentlemen Wayter Extra-ordinary" del re e scrisse un'elegia per la principessa Katherine, morta il giorno della sua nascita.

Dopo il fallimento della campagna scozzese, tornò nella sua casa nel Kent, dove assunse incarichi pubblici adeguati alla sua posizione. Purtroppo, nel 1642 fu imprigionato a Westminster per la sua temerarietà nel presentare una petizione al Parlamento a sostegno del Re - era accompagnato da 500 uomini armati del Kent, il che probabilmente non aiutò il suo caso - e durante il periodo di detenzione scrisse la poesia "To Althea. From Prison", con i suoi versi immortali: "Le mura di pietra non fanno una prigione, né le sbarre di ferro una gabbia".

Dopo il suo rilascio, alcune settimane dopo, si unì al generale Goring per combattere nei Paesi Bassi, come aveva fatto suo padre. Rimase in Olanda e in Francia fino al 1646, per poi tornare a Londra.

Al suo ritorno fu nuovamente imprigionato. Rilasciato nel 1649, pubblicò il volume Lucasta. Morto in povertà nel 1658, il fratello e gli amici raccolsero i manoscritti rimasti e pubblicarono un ulteriore volume postumo delle sue opere.

Buon poeta del gruppo che considerava Ben Jonson come amico ed esemplare, il suo lavoro merita più attenzione di quanta ne riceva di solito. Come il suo amico Sir John Suckling, tende a essere messo in ombra dai grandi nomi dell'epoca - e ce n'erano tanti - ma la sua opera merita un posto al sole.