Plough Quarterly n. 25 - Solidarietà

Titolo originale:

Plough Quarterly No. 25 - Solidarity

Contenuto del libro:

L'estate del 2020 ci ha mostrato quanto dipendiamo gli uni dagli altri. Qualunque altra cosa facciano, le pandemie ci mostrano che non siamo soli.

La Covid-19 è la prova che, sì, esiste una cosa come la società; la malattia si è diffusa proprio perché non siamo individui autonomi scollegati gli uni dagli altri, ma piuttosto apparteniamo tutti a un grande corpo di umanità. Il dolore inflitto dalla pandemia è tutt'altro che equamente distribuito. Eppure rivela sempre più chiaramente quanto dipendiamo tutti gli uni dagli altri e quanto sia urgentemente necessario che ci facciamo carico gli uni degli altri.

È un buon momento, quindi, per parlare di solidarietà”, tanto più che è un tema sollevato anche dall'altro grande sviluppo di quest'anno, le proteste internazionali per la giustizia razziale dopo la morte di George Floyd. Anche queste proteste hanno sollevato la questione della solidarietà nella colpa, anche nella colpa tra generazioni.

Assumendo la nostra colpa comune con tutta l'umanità, diventiamo solidali con colui che la porta e la redime. In Cristo, i peccati sono perdonati, la colpa è abolita e diventa possibile un nuovo modo di vivere insieme.

Questa solidarietà nel perdono dà origine a una vita d'amore. Questo numero di Plough esplora il significato di solidarietà,e cosa significa viverla oggi, che sia in Uganda, Bolivia o Corea del Sud, in una chiesa urbana, in un Bruderhof o in un convento.