Plough Quarterly n. 24 - Fede e politica

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Titolo originale:

Plough Quarterly No. 24 - Faith and Politics

Contenuto del libro:

Non importa chi vincerà le prossime elezioni, Cesare rimarrà Cesare, facendo del bene e del male. Ma i cristiani si rivolgono a un re diverso".

Nella sua lettera di apertura, il direttore Peter Mommsen suggerisce che i cristiani sono troppo eccitati dalla politica sbagliata: "Le questioni di giustizia pubblica dovrebbero interessare profondamente i cristiani. Non osiamo essere indifferenti nel garantire l'assistenza sanitaria per tutti e nel porre fine alle guerre interventiste; dobbiamo cercare di ridurre gli aborti e rafforzare le famiglie. Quando ci sono le elezioni, dovremmo pregare e poi, forse, dare il nostro sostegno a un candidato che riteniamo possa, tutto sommato, promuovere la giustizia sociale. Ma se i primi cristiani e gli anabattisti hanno ragione, non è questa la politica che conta di più. E quindi, per una questione di fedeltà, dovremmo chiederci quanto meriti la nostra passione e il nostro tempo. La nostra fedeltà è altrove".

A differenza di una campagna elettorale, questa politica può sembrare più grintosa e meno affascinante. Questo numero di Plough Quarterly esplora come potrebbe essere questa visione alternativa della testimonianza cristiana fedele nella sfera politica.

Troverete articoli su:

⬤ Quello su cui concordano due importanti teorici politici di destra e di sinistra.

⬤ Cosa la persecuzione ha insegnato agli anabattisti sulla politica.

⬤ Le interazioni del Bruderhof con lo Stato.

⬤ La tesi di Tolstoj contro una guerra più umana.

⬤ Come alcuni cristiani hanno letto Romani 13 sotto il fascismo.