Piani per la libertà

Titolo originale:

Blueprints to Freedom

Contenuto del libro:

"Nel nuovo coinvolgente spettacolo di Michael Benjamin Washington su un leader dei diritti civili ormai dimenticato, uno dei momenti più importanti nella lotta per l'uguaglianza razziale viene vissuto nonostante - o forse proprio a causa - di una crisi di fede.

La fede, infatti, diventa un motivo chiave che attraversa BLUEPRINTS TO FREEDOM: An Ode to Bayard Rustin.

C'è la fiducia che gli altri attivisti afroamericani ripongono in Rustin per organizzare la Marcia su Washington del 1963 per il lavoro e la libertà, nonostante i numerosi e sofferti trascorsi reciproci.

C'è la fede più ampia nell'idea che un'azione del genere possa fare la differenza, con la discriminazione e la segregazione ancora diffuse in America 100 anni dopo il Proclama di Emancipazione.

E poi c'è la profonda fede cristiana di Rustin, che si è infranta (secondo i suoi calcoli) 669 giorni prima dell'inizio dello spettacolo, quando è stato costretto a lasciare il Southern Christian Leadership Council per le preoccupazioni legate alla pubblicità della sua vita privata.

Rustin, un pilastro del movimento per i diritti civili morto nel 1987, era un uomo gay (più o meno apertamente) in un'epoca in cui ciò era difficile anche per chi non era già alle prese con il bigottismo. Questo aspetto della sua identità contribuisce a spiegare perché il suo nome è scomparso dall'elenco di coloro che hanno guidato il movimento negli anni Sessanta.

La pièce... è un'opera spesso lirica e ricca di dialoghi, la cui portata politica e il senso di slancio che la caratterizza ricordano ALL THE WAY, il film di Robert Schenkkan vincitore del Tony Award nel 2014, che racconta la spinta del presidente Johnson ad approvare la legge sui diritti civili del 1964....

(C'è anche umorismo. Quando la giovane e brillante assistente di Rustin, Miriam Caldwell, chiede a Rustin e al suo mentore, A Philip Randolph, perché parlano in modo così formale, Randolph risponde che è un cenno di rispetto ai loro antenati. La risposta di Rustin: "Lo faccio per confondere i bianchi". (Dopo una pausa, aggiunge: "Parlo così ad alta voce perché parlo così a Dio"). )

Nonostante le note trionfali intorno alla marcia, che ha attirato un quarto di milione di persone, c'è una tempesta che deve ancora arrivare in BLUEPRINTS. C'è sempre un'altra tempesta in arrivo, come può testimoniare oggi il movimento "Black Lives Matter".

BLUEPRINTS testimonia che anche la storia è importante".

James Hebert, The San Diego Union-Tribune.