Pianeta abbandonato

Recensioni dei lettori

Il libro presenta splendide fotografie di luoghi abbandonati, suscitando una gamma di emozioni che vanno dalla bellezza alla tristezza. Mentre molti recensori lodano la maestria e la qualità delle immagini, alcuni esprimono disappunto per la mancanza di contenuti descrittivi che accompagnano le fotografie.

Fotografia straordinaria ed evocativa, stampa di alta qualità con una bella impaginazione, capacità di ispirare pensieri ed emozioni, eccellente oggetto di conversazione, vale il prezzo, cattura magnificamente l'essenza dei luoghi abbandonati.

Mancanza di descrizioni o informazioni sui luoghi delle fotografie, alcuni lettori desideravano più contesto e narrazione oltre al fascino visivo.

(basato su 68 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Abandoned Planet

Contenuto del libro:

Il primo libro del pioniere mondiale dell'Urbex Andre Govia è il documento definitivo della fotografia cinematografica dell'abbandono. Dopo aver esplorato più di 800 luoghi individuali, Andre ci accompagna in un viaggio dietro la facciata degli edifici abbandonati, alla scoperta delle bellezze che si celano al loro interno.

Benvenuti a Never Never Land... Andre Govia è una leggenda tra gli esploratori urbani. Ha portato la sua macchina fotografica in oltre 22 paesi diversi in tutto il mondo per documentare la Narnia del degrado urbano globale lasciato dalla marcia del tempo.

Nessuno meglio di lui è in grado di catturare la struggente poesia di questi spazi, mentre Andre conduce il lettore in un viaggio emozionale attraverso un mondo che molti non vedranno mai. Abandoned Planet presenta un'epica raccolta di opere di Andre Govia, mai viste prima d'ora in formato cartaceo.

Il pathos, la magia, la profonda tristezza di ogni immagine invitano a contemplare non solo il fallimento finale di ogni impresa umana, ma anche il desiderio difficile da descrivere, indistinto, di un mondo meno civilizzato, la nostalgia di spazi selvaggi, di una vita meno addomesticata. Lasciate che la malinconia agrodolce della maestosa fotografia di Andre Govia vi entri nella pelle.