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Il libro “Perché l'Asse ha perso” di John Arquilla offre una prospettiva di progettazione strategica sulla Seconda Guerra Mondiale, concentrandosi sulla pianificazione e sulle decisioni prese dai leader militari dell'Asse. Presenta un'ampia panoramica del conflitto, sottolineando la complessità e i vari fattori che hanno portato alla sconfitta delle potenze dell'Asse. Mentre alcuni lettori apprezzano questo punto di vista unico, altri trovano il libro privo di nuove intuizioni e pieno di imprecisioni riguardo alle strategie e agli armamenti dell'Asse.
Vantaggi:⬤ Eccellente panoramica della Seconda guerra mondiale dal punto di vista della progettazione sistemica
⬤ Integra un'ampia gamma di dettagli con un'attenzione particolare alla pianificazione strategica
⬤ Narrazione coinvolgente che mette in luce figure poco conosciute e i loro contributi
⬤ Affronta i fallimenti di entrambe le parti, migliorando la comprensione delle dinamiche belliche
⬤ Avvincente e illuminante per chi è interessato alla storia della Seconda guerra mondiale.
⬤ Fornisce pochi o nessun nuovo spunto sulla sconfitta delle potenze dell'Asse
⬤ Contiene diverse imprecisioni e semplificazioni eccessive riguardo alle strategie militari e agli armamenti dell'Asse e degli Alleati
⬤ Non riesce a valutare criticamente le decisioni degli Alleati con la stessa profondità di quelle dell'Asse
⬤ Alcuni lettori hanno trovato le argomentazioni poco originali e hanno ritenuto che riproponessero narrazioni storiche ben note.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
Why the Axis Lost: An Analysis of Strategic Errors
I fattori che portarono alla sconfitta delle Potenze dell'Asse nella Seconda Guerra Mondiale sono stati dibattuti per decenni.
Un'opinione prevalente è che la schiacciante superiorità alleata in termini di materiali e uomini abbia condannato l'Asse. Un'altra ritiene che siano stati gli errori strategici e tattici a far perdere la guerra: da Hitler che ha fermato i suoi panzer fuori da Dunkerque, permettendo la fuga di oltre 300.000 soldati alleati intrappolati, all'ammiraglio Yamamoto che è caduto nella trappola tesa dalla Marina statunitense a Midway.
Fornendo una nuova prospettiva sulla guerra, questo studio mette in discussione entrambi i punti di vista e offre una spiegazione alternativa: i tedeschi, i giapponesi e gli italiani fecero scelte progettuali sbagliate in fatto di navi, aerei, carri armati e sicurezza informatica - prima e durante la guerra - che li costrinsero a combattere con armi e sistemi che furono troppo presto superati dagli Alleati. La corsa agli armamenti senza precedenti della Seconda Guerra Mondiale ha posto una "sfida progettuale" fondamentale che le potenze dell'Asse hanno talvolta affrontato, ma che non hanno mai dominato.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)