Per mancanza di un chiodo

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Titolo originale:

For Want of a Nail

Contenuto del libro:

Tre chiodi per J. Robert Oppenheimer, più di mezzo secolo dopo il Progetto Manhattan.

For Want of a Nail prende spunto da una serie di curiosi memorandum inviati dall'ufficio di J. Robert Oppenheimer nell'ottobre del 1943 e archiviati nel Museo Storico di Los Alamos, in cui l'eminente scienziato chiede ripetutamente un chiodo nel muro su cui poter appendere il proprio cappello. La persistenza e la specificità della richiesta di questo chiodo hanno ispirato il collettivo artistico internazionale Futurefarmers a creare, a mano (e con oltre mezzo secolo di ritardo), tre chiodi per il fisico teorico: uno forgiato da un meteorite, uno fuso utilizzando penny d'acciaio del 1943 e un terzo realizzato fondendo nuovamente la Trinitite, un materiale formato dai residui del test della bomba nucleare Trinity.

Nato da un contributo specifico a una mostra a Santa Fe, nel Nuovo Messico, questo libro affronta la complessa storia nucleare della regione in relazione all'uso del territorio, all'estrazione delle risorse e alle decisioni di vasta portata prese nell'ambito del Progetto Manhattan. Nel corso di questo progetto multidisciplinare, Futurefarmers costruisce una narrazione parallela, e in alcuni casi contraria, ai resoconti convenzionali sul Progetto Manhattan e su Oppenheimer, il suo principale architetto. Attraverso fotogrammi video, riprese di produzione, saggi e interviste - presentati in un libro con pagine non tagliate e non aperte che il lettore può tagliare per accedere ad altre immagini - For Want of a Nail non solo apre nuovi modi di pensare alla particolare storia atomica della regione, ma sollecita anche riflessioni più generali su come la conoscenza e la narrazione sono incorporate e comunicate negli oggetti materiali, sia effimeri che antichi.

Collaboratori

Peter Galison, Patrick Kiley, Lucy Lippard, Megan Prelinger e Rick Prelinger, Anne Walsh.