Pattugliare il confine: Furti e violenze alla frontiera tra Creek e Georgia, 1770-1796

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Titolo originale:

Patrolling the Border: Theft and Violence on the Creek-Georgia Frontier, 1770-1796

Contenuto del libro:

Patrolling the Border si concentra sul conflitto di fine Settecento tra indiani Creek e georgiani. Il conflitto fu segnato da anni di furti e violenze apparentemente casuali che culminarono in una guerra aperta lungo il fiume Oconee, il confine conteso tra i due popoli.

Joshua S. Haynes sostiene che questo periodo debba essere visto come la lotta di popolazioni indigene non statali per sviluppare un metodo efficace di resistenza alla colonizzazione. Utilizzando database e applicazioni di mappatura digitale, Haynes identifica uno di questi metodi di resistenza: un modello di raid Creek meglio descritto come pattugliamento del confine con motivazioni politiche.

Attingendo alle idee precontatto e a duecento anni di innovazioni politiche, le ronde di frontiera sfruttarono uno spirito popolare di unità per difendere il Paese dei Creek. Queste azioni, tuttavia, acuirono le divisioni sulla leadership politica sia nel Paese dei Creek sia nei neonati Stati Uniti.

In entrambe le polarità, la gente era in lotta per decidere se fosse il governo locale o quello centrale a comandare. In quanto istituzione simile allo Stato, le pattuglie di confine sono la chiave per comprendere la violenza apparentemente casuale e le sue implicazioni politiche a lungo termine, che avrebbero incluso, in ultima analisi, la rimozione degli indiani.