Pandemie, salute pubblica e regolamentazione dei confini: Lezioni dalla Covid-19

Titolo originale:

Pandemics, Public Health, and the Regulation of Borders: Lessons from Covid-19

Contenuto del libro:

Questo libro esamina come la pandemia COVID-19 abbia generato un ambiente nuovo e stimolante, in cui i confini tracciati intorno a persone, luoghi e strutture sociali si sono induriti e ne sono emersi di nuovi.

Nel corso della pandemia COVID-19, le frontiere si sono chiuse o sono diventate poco accoglienti a livello internazionale, nazionale, subnazionale e locale. Si discute se i Paesi e i territori che hanno gestito in modo rigoroso le loro frontiere, come la Nuova Zelanda, l'Australia o Hong Kong, abbiano fatto la cosa giusta rispetto a quelli che non l'hanno fatto. Senza dubbio, la maggior parte delle persone che hanno sofferto e sono morte durante la pandemia appartengono a popolazioni vulnerabili. D'altro canto, però, anche gli sforzi compiuti per gestire la diffusione della malattia, ad esempio attraverso la gestione delle frontiere, hanno colpito in modo sproporzionato i soggetti più vulnerabili. Come trovare il giusto equilibrio, riconoscendo anche gli imperativi economici e di altro tipo che possono dissuadere i governi dall'adottare misure di salute pubblica? Questo libro considera come le organizzazioni internazionali, i Paesi e le istituzioni all'interno di questi Paesi dovrebbero concepire e gestire i confini mentre il mondo continua a lottare con la COVID-19 e si prepara alla prossima pandemia. Attraverso una serie di esempi internazionali e subnazionali, il libro tematizza le principali questioni in gioco nel controllo e nella gestione dei confini nell'interesse della salute pubblica.

Questo libro sarà di notevole interesse per gli accademici nei campi del diritto sanitario, dell'antropologia, dell'economia, della storia, della medicina, della sanità pubblica e delle scienze politiche, nonché per i responsabili delle politiche e i pianificatori della sanità pubblica a livello nazionale e subnazionale.