Overland

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Contenuto del libro:

In parte monito, in parte ruminazione, Overland di Natalie Eilbert usa istantanee di violenza per indagare la perdita della famiglia, dell'habitat, del consenso - gli strumenti scartati usati per arrestare gli attivisti del cambiamento climatico, la pelle segnata con mezzelune e fotografata da un'infermiera forense.

L'attesa terza raccolta di Natalie Eilbert, Overland, invoca l'elegia e il salmo per parlare dell'aggressione ai corpi delle donne e al nostro pianeta. In una raccolta che è in parte monito e in parte ruminazione, Eilbert fotografa la violenza: le bruciature sul legname della California, gli strumenti scartati per arrestare gli attivisti del cambiamento climatico, le lune crescenti sulla pelle fotografate da un'infermiera forense. Cronistoria della fuoriuscita di petrolio da Santa Barbara nel 1969 e dei cicli di morte della Grande Barriera Corallina, Overland traccia un paesaggio sfregiato dall'industria che viaggia da una costa all'altra per poi fermarsi sul pavimento del Congresso dove ci viene fatto notare: "La scomparsa è una perdita attiva".

Che sia collettiva o privata, ambientale o familiare, in Overland nessuna perdita viene trascurata, mentre sestine e sonetti sono intervallati da stanchi reportage sul potere e sui limiti della testimonianza. Qui il linguaggio viene estratto: le radici latine vengono dissotterrate, fatte a pezzi e riprodotte in un'antologia per descrivere una società ossessionata dall'industria che si sta "plastificando", mentre parole come "rapporto sessuale" e "consenso" vengono nominate e recuperate. Dai versi associativi di forma lunga della serie "The Lake" ai due versi di "Gunmetal Gray", Eilbert dimostra la sua versatilità e resistenza poetica, scrivendo in linee sonore dinamiche come le emozioni che evoca. Usciamo da queste poesie cambiati, avendo imparato la verità delle parole: "Perdiamo / il mondo con una concentrazione deliberata".