Oralità ordinarie: Voci quotidiane nella storia

Titolo originale:

Ordinary Oralities: Everyday Voices in History

Contenuto del libro:

Le storie della voce sono spesso scritte come resoconti di grandezza: grandi statisti, notevoli ribelli, grands discours e famosi oratori e cantanti eccezionali popolano i nostri scaffali. Questa focalizzazione sui grandi e sugli eccezionali non solo ha portato a un'attenzione sproporzionata per un piccolo sottoinsieme di attori storici (uomini potenti, bianchi, occidentali e occasionalmente donne), ma oscura anche l'ampia gamma di pratiche vocali che hanno informato, co-creato e dato significato alle vite e alle interazioni umane nel passato.

Per la maggior parte degli attori storici, la vita non consisteva in grandiosi discorsi pubblici, ma in conversazioni private, sussurri intimi, pettegolezzi piccanti o interminabili litigi. 　 Questo volume suggerisce una pratica estesa di intercettazione: piuttosto che ascoltare voci eccezionali, ascolta gli aspetti più banali della vocalità, tra cui discorsi e canti, ma anche grida, sibili, rumori e silenzi meno formalizzati. Spaziando dalle Highlands scozzesi alla Cina, dalla camera da letto alla piattaforma, e dal XVIII al XX secolo, i contributi di questo volume cercano spazi e momenti che sono stati documentati in modo idiosincratico o con difficoltà, e in cui la voce e i suoi suoni possono essere di particolare rilievo.

In questo modo, il volume sostiene una maggiore attenzione a chi parla e a quali voci risuonano nella storia, ma rifiuta di dare per scontata l'equazione moderna tra parola e presenza/rappresentazione. 　.