Ora, dopo

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Titolo originale:

Now, After

Contenuto del libro:

Lettore, la mia biblioteca non è come sembra”, dice l'editorialista Raul Butler-Singh, scrivendo un articolo sul Trinidad Guardian nel 2077 per sostenere che rendere illegale l'eterosessualità ‘può comportare qualche inconveniente’. Come i suoi personaggi che prendono in prestito da J.

Swift, Anton Nimblett saccheggia la sua biblioteca e ne manomette ad arte il suono. In Spouter Inn, reimmagina il classico incipit di Moby Dick (dove Ishmael condivide il letto con Queequeg e fa la migliore notte di sonno di sempre) e immagina il retroscena degli arpioni tatuati che Melville non ha mai scritto. In Qualcosa di promesso, Nimblett trasforma l'odioso signor Slime del classico di George Lammings Nel castello della mia pelle in un tipo di persona del tutto diverso, un gay gentile che riflette: “Nessuno si chiede mai che cosa renda felice il signor Slime”.

Ma Nimblett non si limita a rivisitare le assenze della narrativa passata; un'ampia gamma di personaggi è colta nel bel mezzo delle loro missioni per la conoscenza di sé, come l'anglicana Joyce che si chiede quanto abbia effettivamente scelto il suo percorso lontano dalle sue radici battiste spirituali, o Errol che scopre che “se un uomo presta abbastanza attenzione, scopre che c'è un posto, un solo posto, dove è più se stesso”, che per Errol è il suo taxi. Sono storie che meritano grande attenzione.

Nimblett è uno scrittore che ascolta le note di fondo, che sa che “le persone non sono facili, nemmeno quelle che ti assomigliano”, che sa che “diventeresti stupido se credessi che la semplicità è facile, o che la semplicità non è importante”. Che siano ambientate nella Trinidad rurale o nella New York urbana, queste storie accresceranno la reputazione di Anton Nimblett come uno degli osservatori più generosi e umani della vita umana, maschile o femminile, gay o etero.