Omnicidio II: Mania, fatalità e futuro nell'inganno

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Titolo originale:

Omnicide II: Mania, Doom, and the Future-In-Deception

Contenuto del libro:

Un catalogo infernale di visionari maniaci, ispirato alla poesia del Medio Oriente.

In una nuova opera in cui elaborazione concettuale, narrazione e poetica si fondono nel calore infernale del deserto, il ciclo di Omnicide si chiude con una filosofia del destino, dell'inganno e del gioco, gettandosi a capofitto nell'inevitabile, nel fatale e nell'infinito.

Una serie di combustioni controllate alimentate da frammenti tratti dalla poesia e dalla letteratura del Medio Oriente, Omnicide II ci presenta un nuovo cast di visionari maniacali, dal Selemaniaco al Cristallomaniaco, dal Bibliomaniaco all'Aeromaniaco. Nella sua implacabile catalogazione della miriade di figure e presagi di sventura omnicida, Jason Bahbak Mohaghegh riprende l'offensiva di quegli scrittori, artisti e pensatori per i quali l'incandescenza creativa più feroce si accende solo all'ombra di un destino certo.

Tra grida di guerra e ninne nanne, maghi, lupi e pellicani, sciabole e cristalli, droni e ruba-anime, in ambienti che vanno dalla fumeria d'oppio agli hotel di lusso del Qatar, con il suo stile e la sua metodologia unici, la sua vertiginosa ampiezza di riferimenti, e la sua implacabile volontà di seguire le linee di pensiero più sconvolgenti e di evocare le immagini più sorprendenti, Mohaghegh trascina il lettore in territori inquietanti e sconosciuti, in atmosfere delicate e grottesche, in stati d'animo morbosi ma vivificanti, in un libro che evoca la febbre ed emana una calma mortale.

La musica assolutamente coinvolgente di questa scrittura culla e inquieta allo stesso tempo: un Necronomicon contemporaneo, un tesoro inesauribile di ricette per il disastro, la catastrofe, la rovina e la distruzione, tutto nel nome della creazione più intensa.