Obadiah

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Contenuto del libro:

Sebbene Abdia sia il libro più piccolo della Bibbia ebraica, i suoi lettori si trovano di fronte a una serie di sfide: linguistiche, storiche ed ermeneutiche. Nel presente volume il libro di Abdia viene affrontato da diverse angolazioni e strategie di lettura.

Questi approcci a volte concordano, ma spesso si contraddicono. 
Bob Becking discute vari problemi grammaticali e linguistici del testo ebraico nella traduzione del libro per un pubblico post-secolare. Le questioni storiche sono di competenza di Nadav Na'aman.

Quali erano gli "eventi" con cui il testo sembra confrontarsi? Le questioni storico-letterarie interessano Marvin Sweeney, che vede il libro come il risultato finale di una complessa storia di redazione in cui il testo è stato letto in connessione e in confronto con gli altri Profeti minori. 
La lettura da posizioni particolari è il tema di Gerrie Snyman, che affronta il libro in un contesto sudafricano e si chiede: chi è vulnerabile e chi no? Julia O'Brien adotta un approccio di genere specifico, chiedendosi: "Che cosa significa che Edom è un fratello che infrange il codice familiare?

Eric Ottenheijm traccia i modi in cui i rabbini hanno inteso Abdia. 
Con intuizioni provenienti da campi di recente sviluppo, Nicholas Werse discute il carattere violento del giudizio nel libro alla luce della semiotica, e Bradford Anderson porta in primo piano la retorica spaziale nel libro. 
Gli autori di questo volume offrono le loro letture del testo in modo non esclusivo.

Nessuno pretende di aver trovato l'unico e solo modo per apprezzare il messaggio del libro profetico. Spetta ai lettori di questo volume - e del Libro dell'Abdia - decidere come leggere il libro nelle mutevoli circostanze della vita.