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Il libro fornisce un resoconto profondamente dettagliato ed emotivo della vita nel ghetto di Varsavia durante la Seconda guerra mondiale, concentrandosi su testimonianze di prima mano che esplorano le lotte quotidiane e gli orrori affrontati dai suoi abitanti. Pur offrendo una documentazione storica completa e una visione dell'esperienza umana durante l'Olocausto, non è una lettura facile e può essere piuttosto deprimente.
Vantaggi:Un resoconto estremamente importante e completo della vita nel ghetto, di grande impatto emotivo, ben scritto, che offre un'ampia visione degli eventi storici, prospettive che aprono gli occhi, testimonianze di prima mano e incoraggiano una comprensione più profonda dell'Olocausto.
Svantaggi:Difficile e deprimente da leggere, alcuni lo hanno trovato noioso o disarticolato, non è un libro che fa stare bene, le voci possono sentirsi scollegate, ed è pesante con l'orrore degli eventi descritti.
(basato su 33 recensioni dei lettori)
Notes from the Warsaw Ghetto
Appunti dal Ghetto di Varsavia è il commovente resoconto dell'orrore del Ghetto di Varsavia, scritto dal riconosciuto archivista e storico della zona mentre lo viveva. Attraverso aneddoti, storie e annotazioni - alcune brevi come lo schiaffo di oggi in via Zlota - emergono le strazianti testimonianze di esseri umani presi nel furore di una brutalità insensata e implacabile.
Nel Diario c'è tutta la vita del Ghetto, dall'erezione del Muro, nel novembre 1940, per motivi igienici, attraverso il breve periodo di calma ingannevole, fino agli omicidi di massa. È un ritratto dell'uomo messo alla prova dalla crisi, macchiato a volte dalla meschinità dell'avarizia e dell'autoconservazione, illuminato più spesso da momenti di nobiltà. Note linguistiche: Inglese, yiddish (traduzione) Emmanual Ringelblum aveva 39 anni quando iniziò i suoi appunti.
Quando i tedeschi invasero per la prima volta la Polonia, Ringelblum, che avrebbe potuto rimanere all'estero e fuggire, tornò a Varsavia dalla Svizzera sapendo che si trattava di un evento storico importante per il suo popolo e di un momento nel tempo che doveva entrare per sempre a far parte della storia scritta. In qualità di archivista riconosciuto del Ghetto, raccolse intorno a sé uno staff e assegnò a ciascuno di essi il compito di occuparsi di una parte specifica della vita del Ghetto.
Da questi resoconti e da queste annotazioni, egli mise insieme il suo Diario. Il 7 marzo 1944, Emmanual Ringelblum fu giustiziato tra le rovine di Varsavia, insieme alla moglie, al figlio e ad altre trentotto persone che condividevano il suo nascondiglio.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)