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Cultural Norms and National Security
Il comportamento non violento dello Stato in Giappone, sostiene questo libro, deriva dalla particolare ampiezza con cui i giapponesi definiscono la politica di sicurezza, rendendola inseparabile dalla ricerca della stabilità sociale attraverso la crescita economica. Mentre gran parte della letteratura sul Giappone contemporaneo ha resistito all'enfasi sull'unicità culturale, Peter J.
Katzenstein cerca di spiegare aspetti particolari della politica di sicurezza giapponese in termini di norme legali e sociali che sono collettive, istituzionalizzate e talvolta fonte di intensi conflitti e cambiamenti politici. La cultura, così specificata, si presta all'analisi empirica, suggerendo confronti tra i vari ambiti politici e con altri Paesi. Katzenstein si concentra sulle agenzie tradizionali di polizia e difesa nazionale.
Nel Giappone del dopoguerra, la polizia e l'esercito sono riluttanti a ricorrere alla violenza fisica per garantire la sicurezza dello Stato. Gli agenti di polizia usano raramente la repressione contro gli oppositori interni dello Stato e l'opinione pubblica giapponese continua a sostenere, con un'ampia maggioranza, i limiti costituzionali all'impiego dei militari all'estero.
Katzenstein ripercorre le relazioni tra Stati Uniti e Giappone dal 1945 e confronta il Giappone con la Germania del dopoguerra. Conclude suggerendo che, sebbene si possa pensare alla politica di sicurezza del Giappone come molto insolita, è la definizione di sicurezza utilizzata negli Stati Uniti che è, in termini internazionali, eccezionale.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)