Non ti ho mai promesso un giardino di rose

Punteggio:   (3,7 su 5)

Non ti ho mai promesso un giardino di rose (Mannie Murphy)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei lettori: alcuni lo hanno considerato una lettura obbligata per chi è legato a Portland, mentre altri ne hanno criticato la struttura narrativa e il tema generale. La combinazione di disegni artistici e contesto storico sul razzismo a Portland è stata elogiata, ma molti hanno ritenuto che le storie mancassero di coerenza e li hanno lasciati turbati ma riflessivi sui problemi della società.

Vantaggi:

Disegni coinvolgenti che completano il testo, interessante contesto storico sul razzismo a Portland, scrittura molto toccante e riflessiva.

Svantaggi:

Narrazione disarticolata con tre storie non correlate, tema generale poco chiaro, alcuni lettori hanno trovato offensivo o dozzinale il prestito di titoli di romanzi classici.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

I Never Promised You a Rose Garden

Contenuto del libro:

Mannie Murphy è una donna gender queer di Portland.

Quest'opera di saggistica grafica, raccontata nello stile di un diario illustrato, inizia come un'affettuosa reminiscenza dell'infatuazione adolescenziale dell'autrice per il defunto attore River Phoenix negli anni '90, ma si trasforma in un notevole e vasto resoconto della storia oscura del nazionalismo bianco nella città di Portland e nello Stato dell'Oregon. Murphy descrive in dettaglio la relazione tra il suprematista bianco Tom Metzger (ex gran mago del KKK e fondatore della White Aryan Resistance) e i ragazzi di strada di Rose City come Ken Death che si sono infiltrati nei film di Van Sant - una relazione che culmina in un famigerato episodio di Geraldo.

Murphy intreccia brillantemente la cultura alternativa degli anni '90, da Kurt Cobain e William Burroughs a Keanu Reeves e ai Red Hot Chili Peppers, con due secoli di vergognosa storia del Pacifico nordoccidentale come focolaio di nazionalismo bianco: dal massacro di Whitman nel 1847 e dal ruolo del Ku Klux Klan nell'urbanistica di Portland all'inizio del 1900, al trattamento brutale dei neri sfollati nell'alluvione di Vanport del 1948, fino allo stallo armato del 2014 con l'allevamento di bestiame di Cliven Bundy. Nelle riflessioni personali di Murphy e nelle descrizioni strazianti di scene come il famigerato bacio al falò in My Own Private Idaho, la storia dell'artista diventa un'ancora morale per una storia regionale profondamente amorale e segna l'incredibile debutto di una nuova voce di talento nel mezzo grafico.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781683964100
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:216

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)