Non sono come tutti gli altri: biopolitica, neoliberismo e musica popolare americana

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Titolo originale:

I'm Not Like Everybody Else: Biopolitics, Neoliberalism, and American Popular Music

Contenuto del libro:

Nonostante la presenza dei Flaming Lips nella pubblicità di una fotocopiatrice e la musica di Iggy Pop nella pubblicità di una crociera di lusso, Jeffrey T. Nealon sostiene che la musica popolare non è stata esattamente cooptata nel presente capitalistico americano. Il capitalismo neoliberale contemporaneo ha infatti trovato un uso organizzativo centrale per i valori della musica popolare del XX secolo: essere autentici, essere la propria persona ed essere liberi. In breve, non essere come tutti gli altri.

Attraverso una considerazione dello spostamento delle modalità di potere dominanti nel XX e XXI secolo americano, da quella che Michel Foucault chiama una modalità di potere dominante "disciplinare" a una modalità "biopolitica", Nealon sostiene che le modalità di "resistenza" musicale devono essere completamente ripensate e che l'impegno per l'autenticità o il significato della musica - dire "no" al mainstream - non è più il luogo principale in cui cercare una musica che funzioni controcorrente.

Piuttosto, è nelle rivoluzioni tecnologiche che permettono ai soggetti biopolitici di impiegare la musica all'interno di un insieme di pratiche quotidiane (l'ascolto di MP3 su smartphone e iPod, lo streaming e il download su Internet, la musica di sottofondo che suona quasi ovunque) che si potrebbe trovare una sorta di risposta ambientale o ubiqua al "capitalismo dell'attenzione" che è arrivato a organizzare il neoliberismo nel presente americano. In breve, Nealon mette in scena il confronto finale tra "keepin' it real" e "sellin' out".