Non si può fuggire da Marte & L'uomo dalle cinque vite

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Titolo originale:

You Can't Escape from Mars & The Man with Five Lives

Contenuto del libro:

Armchair Fiction presenta edizioni extra large di doppi romanzi classici della fantascienza. Il primo romanzo “Non si può fuggire da Marte” è un racconto straordinario di E.

K. Jarvis. Per il fantino spaziale Jerry Utah, la fase di collaudo della nuova astronave non era nulla di insolito.

Ma, quando inaspettatamente vide il volto di una bella donna attraverso il visore, perse il controllo e si schiantò su Phobos, una luna su cui nessuno era il benvenuto.

C'era qualcosa che non andava su questo piccolo satellite marziano e Utah era in una posizione perfetta per scoprire cosa. I Sacerdoti marziani, che governavano il pianeta rosso, tenevano anche questa piccola luna in una morsa di paura mortale, con costumi severi e una politica ferrea di non interferenza.

Ma cosa volevano proteggere i sacerdoti? Quali segreti si nascondono sulla superficie butterata di Phobos? Utah sapeva che la sua curiosità avrebbe potuto metterlo nei guai e, invece di aiutarlo, i sacerdoti avevano intenzione di ucciderlo. Tuttavia, qualcosa che Utah disse fece loro cambiare idea. Sarebbe stato molto più divertente per loro tenerlo in vita...

per ora. Il secondo romanzo “L'uomo dalle cinque vite” è stato scritto dall'autore di “Empire of Jegga”, David V. Reed.

Non cercate di capire cosa significa senza leggere la storia. Lo capirete (forse) quando arriverete all'ultimo capitolo.

“L'uomo dalle cinque vite” potrebbe essere uno dei romanzi di fantascienza più strani mai scritti. Tratta del male che si cela nell'anima di tutti gli uomini e del tentativo dell'uomo di espellerlo (anche se accidentalmente) con mezzi scientifici. Questo racconto nasce da un'idea di David V.

Reed (David Levine), uno dei migliori scrittori dell'editore Raymond A.

Palmer per la sua rivista pulp, Fantastic Adventures. Per molti versi questo racconto è un precursore delle storie di Richard Shaver che Palmer sostenne con tanto accanimento a metà e alla fine degli anni Quaranta. Reed e Palmer presentano questo racconto come essenzialmente “vero”.

“Il protagonista è un certo Clyde Woodruff. Anche l'autore del racconto (nella sua prima pubblicazione) era Clyde Woodruff, uno pseudonimo che Dave Reed avrebbe usato più di una volta. Lo stesso Palmer è uno dei personaggi centrali e ha scritto uno dei capitoli successivi.

Questo racconto è pieno di speculazioni scientifiche e di mistero e intrighi tali da riempire una dozzina di whodunit. A suo modo strano, “L'uomo dalle cinque vite” è un'opera molto coinvolgente e divertente, e certamente uno dei racconti più bizzarri che Armchair Fiction abbia mai pubblicato.