Nome in codice Christiane Clouet

Punteggio:   (4,6 su 5)

Nome in codice Christiane Clouet (Claire Chevrillon)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le recensioni di “Vivere e resistere nella Francia occupata” mettono in evidenza un libro di memorie personali di una donna che riflette sulle sue esperienze durante la Seconda guerra mondiale nella Francia occupata. La narrazione fornisce approfondimenti sulla Resistenza francese e mette in luce il coraggio della gente comune durante un periodo storico tumultuoso. Sebbene molti lettori abbiano trovato la storia avvincente e stimolante, alcuni hanno ritenuto che mancasse di emozione e che avesse una prospettiva tipicamente francese che potrebbe non risuonare con tutto il pubblico.

Vantaggi:

I lettori hanno lodato il libro per la narrazione coinvolgente, la profondità emotiva e le profonde intuizioni sulla Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale. Hanno apprezzato la chiarezza dell'autore, la narrazione d'impatto e il senso di speranza trasmesso attraverso storie personali di coraggio e umanità.

Svantaggi:

Alcuni recensori hanno trovato il libro noioso e hanno ritenuto che mancasse uno stile narrativo drammatico, criticando l'approccio dell'autore come troppo sommesso o disinvolto. Inoltre, alcuni hanno espresso insoddisfazione per l'apparente pregiudizio dell'autore nei confronti delle prospettive non francesi.

(basato su 7 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Code Name Christiane Clouet

Contenuto del libro:

Nel 1943 Claire Chevrillon (nome in codice Christiane Clouet) divenne capo del Servizio Codici a Parigi per la Delegazione del Generale de Gaulle e servì come principale collegamento nelle linee di comunicazione che scorrevano tra il Governo Libero Francese a Londra e la Delegazione (Governo Provvisorio) in Francia. Furono Chevrillon e il suo team a codificare molti dei telegrammi contenuti in Is Paris Burning? Finora è stato pubblicato ben poco su questo aspetto poco glamour ma vitale della Resistenza francese.

Il libro di memorie di Chevrillon fornisce numerosi dettagli sulla vita quotidiana dell'élite francese durante l'occupazione tedesca. Suo padre, uno studioso e critico letterario cresciuto dal celebre zio, il filosofo-storico Hippolyte Taine, la mise in contatto con gli ambienti più elevati della cultura francese. La madre, che proveniva da una famiglia ebrea numerosa e assimilata, le fece conoscere in prima persona la persecuzione degli ebrei francesi. La sua storia ritrae vividamente l'esperienza bellica di vite private ed eventi pubblici, compreso il noioso lavoro di retrobottega della Resistenza e i quattro mesi trascorsi prigioniera nella temuta prigione parigina di Fresnes.

Il modo in cui Chevrillon racconta la sua storia è notevole quasi quanto la storia stessa. In modo imparziale e senza abbellimenti, rivive i giorni dell'occupazione, l'arresto e la deportazione dei suoi parenti ebrei più importanti, il suo ruolo nella rete clandestina e la liberazione finale della Francia. Lo stile schietto, persino vivace, con cui Chevrillon scrive, insieme all'ampiezza della sua esperienza e ai suoi ampi contatti nella società francese, danno una prospettiva che non si incontra spesso nelle storie della clandestinità della Seconda guerra mondiale.

Forse la cosa più importante è che Chevrillon dimostra che l'eroismo può assumere forme silenziose e nascoste.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780890966297
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)