Punteggio:
Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 2 voti.
Nothing More
Krystyna Milobędzka, una delle più importanti e innovative poetesse polacche, è stata pubblicata per la prima volta nel 1960; i suoi primi volumi sono stati segnalati da Stanislaw Barańczak per la loro "drammatica sgrammaticatura", in quanto parlano di relazioni umane elementari - tra donna e uomo, madre e figlio - "in una lingua che è 'pensata'".
Le sue poesie in prosa, radicate nel corpo e nella terra, rivelano un'immediatezza di espressione, "apparentemente incontrollata, che riporta la nascita di un pensiero ancora imprecisato: una frase interrotta, un improvviso salto mentale, un'ellissi, un lapsus". Nothing More, il primo libro completo di Milobędzka in inglese, è un esempio della sua intera carriera.
Qui il suo legame con il mondo, un'unità nella moltitudine, è riportato in annotazioni imperfette, con "parole spezzate a metà, spezzate in quarti". Commentando la sua dizione scarna, la poetessa spiega: "Penso che sarebbe meglio se ogni scrittore potesse inventare la propria lingua per scrivere il pochissimo che ha da dire. Solo le parole necessarie".
Elżbieta W jcik-Leese inventa la propria lingua per tradurre in inglese le poesie sperimentali di Milobędzka. Più che traduzioni sono "collaborazioni" che, secondo Robert Minhinnick nella sua introduzione a questo libro, sono "i frutti di una simbiosi letteraria esemplare".
© Book1 Group - tutti i diritti riservati.
Il contenuto di questo sito non può essere copiato o utilizzato, né in parte né per intero, senza il permesso scritto del proprietario.
Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)