Ngugi: nell'impero americano

Titolo originale:

Ngugi: In The American Imperium

Contenuto del libro:

Questa raccolta sull'opera di Ngũgĩ e sulla portata del suo pensiero soprattutto all'interno degli Stati Uniti e delle aree di più stretta egemonia unisce artisti, attivisti, critici e studiosi (spesso gli stessi) dai Caraibi al Nord America fino alle Hawaii.

Tutti sono stati profondamente toccati dal lavoro artistico, critico e politico di Ngũgĩ e testimoniano che egli è forse il “simbolo” degli scambi politici e artistici radicali tra l'Africa e l'America (e l'Occidente in generale) e di come questo si espanda facilmente al dialogo transculturale globale (come attesta il suo stesso capitolo). I capitoli, insieme e singolarmente, tracciano il suo percorso, speranzoso ma non ingenuo, dalla decolonizzazione della mente (disinnescando la “bomba culturale” che è la cancellazione dei nomi, delle lingue, delle culture e dei legami con la patria da parte della colonizzazione) all'equilibrio delle culture come nodi uguali nelle maglie di una rete globale uniformemente tessuta, per poi trovare e creare legami e scambi in un dialogo globale.

Per alcuni questo significa vedere come i romanzi di Ngũgĩ intaccano e alterano le idee e gli obiettivi “tradizionali” (occidentali) del romanzo in particolare e dell'immaginazione narrativa in generale (ciò che in Occidente assume forme come “letteratura”, “arte”, “estetica”...). La maggior parte esplora il suo impatto (spesso nel proprio lavoro artistico, politico e scientifico) su idee e pratiche di linguaggio e cultura; sulla decolonizzazione di menti e corpi e sul benessere personale, sociale ed ecologico; sull'educazione e su nuove pedagogie non gerarchiche e transculturali; sul controllo sociale e politico selvaggiamente centrato (all'estremo, gli Stati Uniti e altri regimi carcerari) e sulle libertà decolonizzate per individui e popolazioni. L'inizio sta nel rifiutare le economie assassine della tratta degli schiavi, della colonizzazione e dello sfruttamento e della contesa neoliberale.

La continuazione sta nelle ecologie creative dello scambio, della circolazione e delle uguaglianze annodate, della compassione e della conoscenza dell'infinita varietà delle culture del mondo. Ciò che lega tutti questi capitoli è che l'esilio di Ngũgĩ negli Stati Uniti lo ha portato a sviluppare una delle concezioni più potenti di come una realtà veramente globale di scambio transculturale tra comunità uguali (ciò che ora chiama globalectics) possa esistere attivamente.