Nessun rifugio per gli oppressi: La politica degli Stati Uniti verso i rifugiati ebrei, 1938-1945

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Nessun rifugio per gli oppressi: La politica degli Stati Uniti verso i rifugiati ebrei, 1938-1945 (S. Friedman Saul)

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Titolo originale:

No Haven for the Oppressed: United States Policy Toward Jewish Refugees, 1938-1945

Contenuto del libro:

No Haven for the Oppressed è l'analisi più approfondita e completa che sia stata scritta fino ad oggi sulla politica degli Stati Uniti nei confronti dei rifugiati ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Friedman attinge a molte fonti per la sua storia, in particolare a documenti che solo di recente sono stati aperti al pubblico. Tra questi, i documenti del Dipartimento di Stato presso gli Archivi Nazionali e i documenti relativi alla questione dei rifugiati ebrei presso la Biblioteca Roosevelt di Hyde Park. Tali documenti costituiscono la base di questo studio, insieme alle carte dell'American Friends Service Committee, dei rabbini Stephen Wise e Abba Silver, del senatore Robert Wagner, del Segretario Hull e dell'Assistente del Segretario di Stato Breckinridge Long, dell'American Jewish Archives, del National Jewish Archives e ad ampie interviste con persone intimamente coinvolte nella questione dei rifugiati.

Il professor Friedman descrive la preoccupazione dell'America prima della guerra per i problemi economici: gli immigrati, in particolare quelli ebrei, erano visti come concorrenti per i posti di lavoro scarsi. Il presidente Franklin D. Roosevelt, benché personalmente solidale con il dilemma degli ebrei, non era disposto a rischiare il sostegno dell'opinione pubblica e del Congresso ai suoi programmi interni sostenendo una legislazione o una diplomazia per aumentare l'immigrazione ebraica. Lo scandalo del court-packing e l'infruttuosa epurazione dei Democratici del Sud avevano lasciato la sua popolarità ai minimi storici.

I leader ebrei non erano altrettanto disposti a inimicarsi l'opinione pubblica americana sostenendo con forza la causa ebraica. Temevano un contraccolpo antisemita contro gli ebrei americani e temevano che la loro fedeltà "al 100%" alla nazione potesse essere messa in discussione.

Sebbene si opponga agli autori che sostengono che l'antisemitismo ai più alti livelli del Dipartimento di Stato sia stato il principale ostacolo al salvataggio degli ebrei, Friedman dimostra che alcuni funzionari ostacolarono continuamente i piani di salvataggio. Egli suggerisce che la mancanza di volontà di macchiarsi nei negoziati con i nazisti e il timore che un eventuale riscatto avrebbe prolungato il conflitto globale, fecero sì che gli Alleati offrissero ai nazisti solo delle offerte simboliche per conto degli ebrei.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780814343739
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Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)