Nel Panhandle: Poesie 1975-2020

Titolo originale:

In the Panhandle: Poems 1975-2020

Contenuto del libro:

Queste poesie sembrano scritte dal figlio illegittimo dei fratelli Grimm e dall'allenatore di calcio del mio liceo. C'è un orco, una ragazza-oca, un principe, un boscaiolo e cavalieri erranti sanguinari, certo, ma c'è anche una voce che ci esorta a sopportare, a scrollarci di dosso, a giocare con il dolore. Siamo ancora nel Medioevo, gente: amanti arrabbiati, guidatori ubriachi che hanno sbagliato la curva, allevatori di bestiame filosofi abbondano in un mondo così pieno di pericoli e di bellezza che abbiamo bisogno di un trovatore che lo attraversi con noi, che organizzi ciò che vediamo e ci aiuti a capire. Cos'è questo twang, direte voi? È Reagan Upshaw, laggiù nel fienile, che accorda il suo liuto.

-David Kirby.

Dall'alambicco di un'infanzia trascorsa nell'arido paesaggio del Texas settentrionale, e da un mix di ricordi dolorosi, intrecci di fiabe e folclore, osservazioni ironiche e una vita intrisa di arte, In the Panhandle di Reagan Upshaw distilla una poesia con un'astringenza simile a quella di Larkin: liscia e musicale sulla lingua, ma con il sapore secco della verità.

-Maryann Corbett.

In the Panhandle è un libro coinvolgente, intelligente e di ampio respiro. Vi si trovano poesie sulla storia del Texas, sulle fiabe, sulle piccole città del Vermont, sulla scena letteraria di New York, sull'amore moderno, sui santi e sui giocatori di football delle scuole superiori. Upshaw è da tempo noto per le sue schiette e acute recensioni di artisti e libri. Con In the Panhandle, dimostra il suo valore anche come poeta completo e versatile.

-Richard Cole.