Punteggio:
Il libro racconta il viaggio di nove anni di Joe Armstrong attraverso la formazione sacerdotale nell'Ordine Marista, descrivendo le sue lotte con la fede, i dilemmi personali e la ricerca dell'autonomia. È un libro di memorie onesto che riflette le sfide affrontate da coloro che si trovano all'interno di istituzioni religiose, soprattutto per quanto riguarda il celibato e l'identità personale.
Vantaggi:I lettori apprezzano l'onestà del libro, la narrazione coinvolgente e le riflessioni acute sulle complessità della vita religiosa. È considerato incoraggiante per gli individui che si interrogano sulla propria fede e offre una prospettiva sulle difficoltà di aderire alle norme religiose, in particolare al celibato. Lo stile di scrittura è noto per la sua chiarezza e il suo umorismo.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato il libro ripetitivo, ritenendo che trasmetta messaggi simili senza un'esplorazione più profonda delle ragioni dell'incredulità dell'autore. Ci sono critiche riguardanti la gestione di alcuni concetti teologici da parte dell'autore e un senso di indecisione nella sua narrazione. Inoltre, alcuni recensori desideravano maggiori informazioni sulla sua vita dopo il sacerdozio.
(basato su 15 recensioni dei lettori)
In My Gut, I Don't Believe: A Memoir
In My Gut, I Don't Believe è un libro di memorie intimo, ambientato a Mount St Mary, un seminario cattolico, nella Dublino degli anni Ottanta. Facendo ampio uso di diari privati contemporanei, Joe Armstrong mostra la sua crescita personale, psicologica, emotiva, sessuale e intellettuale, da ragazzo a giovane uomo, sfuggendo a una madre difficile e a una Chiesa che esigeva la sottomissione della sua mente, del suo corpo e della sua volontà.
Diviso tra fede e dubbio, sicurezza e rischio, amore e paura, il libro di memorie è il ritratto di un giovane che cerca di vivere il voto di celibato e allo stesso tempo diventa consapevole del suo bisogno di affetto, intimità e amore. Mostra i suoi sforzi per vivere il voto di obbedienza mentre si risveglia il bisogno di obbedire a se stesso. Il libro offre un'autentica, impareggiabile visione della vita del seminario cattolico.
È la storia di come si impara ad ascoltare e a fidarsi di se stessi, scartando altre voci e prendendo la decisione più difficile della propria vita.
Dimostra che nessuno ti conosce meglio di te stesso. Illustra quanto sia difficile crescere oltre la visione del mondo in cui si è nati.
È una sirena che invita ad ascoltare le proprie sensazioni, i propri pensieri e le proprie intuizioni - non quelle di altre persone - se si vuole diventare se stessi. Ambientato nel decennio precedente a quello in cui gli scandali clericali dei preti che generano bambini in segreto divennero noti al pubblico e prima che i crimini dei preti pedofili e la loro copertura da parte della gerarchia facessero perdere la fede a molti, il viaggio personale di Joe Armstrong dalla fede al dubbio anticipa e articola l'esperienza di milioni di persone. Un racconto affascinante, coraggioso e commovente di un individuo che abbandona i vincoli della religione per la buona luce dell'umanesimo: una storia educativa a più livelli, ben raccontata".
- Professor A. C. Grayling.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)