Nel cosmo: Esplorazione spaziale e cultura sovietica

Titolo originale:

Into the Cosmos: Space Exploration and Soviet Culture

Contenuto del libro:

Il lancio del satellite Sputnik nell'ottobre 1957 ha cambiato il corso della storia umana. Nel giro di pochi anni, i sovietici inviarono nello spazio il primo animale, il primo uomo e la prima donna. Questi eventi rappresentarono una sfida diretta agli Stati Uniti e al modello capitalista che rivendicava la proprietà delle aspirazioni e dei risultati scientifici.

Il successo del programma spaziale catturò le speranze e i sogni di quasi tutti i cittadini sovietici e divenne un veicolo culturale fondamentale per l'uscita del Paese dallo stalinismo e dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Si rivelò anche uno strumento prezioso per una campagna di propaganda mondiale a favore del socialismo, un sistema politico che ora poteva apparentemente realizzare qualsiasi cosa si prefiggesse.

Into the Cosmos ci mostra l'affascinante interazione tra politica, scienza e cultura sovietica durante l'era di Kruscev e come il programma spaziale sia diventato un collante tra questi elementi. I capitoli esaminano l'uso improprio dei cosmonauti come oggetti di propaganda, la manipolazione della politica di genere dopo il volo di Valentina Tereshkova e l'uso dell'interesse pubblico per la cosmologia come strumento per promuovere l'ateismo. Altri capitoli esplorano la dicotomia tra la promozione del programma spaziale e l'estrema segretezza delle sue operazioni, gli animali spaziali come beniamini dei media, la storia della cultura spaziale russa e la popolarità dei cimeli a tema spaziale che hanno celebrato i risultati sovietici e piantato i semi del consumismo.