Né lui né i suoi compagni fecero ritorno: Colonie fallite nei Caraibi e in America Latina, 1492-1865

Titolo originale:

Neither Hee Nor Any of His Companie Did Return Againe: Failed Colonies in the Caribbean and Latin America, 1492-1865

Contenuto del libro:

Nel corso del XVI e XVII secolo le potenze europee si contendevano il controllo della terra e delle risorse dei Caraibi e dell'America Latina. Le colonie fecero arricchire la Spagna grazie all'oro, all'argento e alle gemme saccheggiate dalle culture native, insieme a beni rari ed esotici come il tabacco, lo zucchero e la tintura, e persino a prodotti umili come le pelli.

In breve tempo, altre monarchie e mercanti europei inviarono spedizioni di colonizzazione nella regione per sfruttare le risorse del Nuovo Mondo, ma la creazione di punti di appoggio permanenti era pericolosa. Tutti gli insediamenti europei fondati nel Nuovo Mondo dovettero affrontare una serie di sfide, tra cui l'approvvigionamento di cibo, il sostegno inconsistente dell'Europa, la leadership, l'ignoranza dell'area colonizzata, le aspettative irrazionali, le discordie religiose, i rapporti con i nativi e le violente rivalità nazionali. Le colonie che ebbero successo e quelle che fallirono affrontarono le stesse sfide, anche se in misura e circostanze diverse.

Il margine tra la sopravvivenza e il disastro era sempre ridotto: le possibilità di successo erano poche e il rischio di fallimento non era mai lontano. In Neither Hee Nor Any of His Companie Did Return Againe: Failed Colonies in the Caribbean and Latin America, 1492-1865, gli storici David MacDonald e Raine Waters esaminano i fallimenti europei, e poi americani, nello stabilire insediamenti permanenti nella regione. Partendo dalle imprese mal concepite di Colombo, gli autori discutono gli sforzi compiuti, dalle rivendicazioni tedesche in Venezuela e dai tentativi scozzesi a Panama, fino ai Confederati sconfitti che fuggono in Messico, Brasile e altrove.

Per ogni colonia, le informazioni delle fonti primarie vengono contestualizzate e valutate. Lungo il percorso, gli autori determinano i punti in comune tra queste colonie sfortunate e sottolineano il fatto che, mentre le popolazioni indigene della regione hanno spesso resistito vigorosamente alla colonizzazione predatoria europea, il loro numero è stato decimato da guerre implacabili, razzie di schiavi e malattie europee. Mentre le popolazioni indiane diminuivano, i coloni importarono schiavi africani in gran numero.

Il trattamento brutale degli schiavi portò quelli che riuscirono a fuggire a creare propri insediamenti che vivevano in uno stato di guerra endemica con i coloni europei. Importante contributo agli studi sul mondo atlantico, questo volume rivela la sottile linea di demarcazione tra le colonie che prosperarono e quelle che fallirono.