Nazionalismo: Breve storia

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Titolo originale:

Nationalism: A Short History

Contenuto del libro:

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"Abbiamo bisogno di una nazione", dichiarò un certo Phillippe Grouvelle nell'anno rivoluzionario del 1789, "e la nazione nascerà" - dal nazionalismo.

Il nazionalismo, spesso la piaga, sempre la base della politica mondiale moderna, si sta diffondendo. In un certo senso, tutte le nazioni sono volute. Ma una semplice dichiarazione, come quella di Grouvelle, non è sufficiente. Come dimostra la storica Liah Greenfeld nel suo nuovo libro, il senso della nazione - il nazionalismo - è il prodotto di una complessa distillazione di idee e credenze, e delle lotte per ottenerle.

Greenfeld accompagna il lettore in un viaggio intellettuale attraverso le origini del concetto di "nazione" e come la coscienza nazionale sia cambiata nel corso dei secoli. Dalla sua comparsa nell'Inghilterra del XVI secolo, il nazionalismo è stato alla base di quasi tutti gli sviluppi significativi degli affari mondiali nei secoli successivi, comprese le rivoluzioni americana e francese della fine del XVIII secolo e i comunismi e i fascismi autoritari del XX secolo. Ora è arrivato come fenomeno di massa in Cina e sta prendendo nuova vita negli Stati Uniti e in gran parte dell'Europa sotto le spoglie del populismo.

Scritto da un'autorità in materia, Nationalism sottolinea i modi contraddittori in cui il nazionalismo è stato istituzionalizzato in vari luoghi. Da un lato, il nazionalismo ha reso possibili le realtà della democrazia liberale, dei diritti umani e dell'autodeterminazione individuale. Dall'altro, il nazionalismo ha anche portato a regimi autoritari e razzisti che negano l'individuo come agente autonomo. Questa tensione è oggi fin troppo evidente.

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