Nato nel baseball: Risate e batticuore ai margini dello spettacolo

Punteggio:   (4,1 su 5)

Nato nel baseball: Risate e batticuore ai margini dello spettacolo (Jim Campanis Jr.)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro di Jim Campanis Jr. “Born Into Baseball” offre uno sguardo piacevole e coinvolgente sulla vita di un giocatore di minor league proveniente da un'importante famiglia di baseball. Il libro è pieno di aneddoti e storie personali che catturano l'essenza del baseball, rendendolo una lettura leggera e divertente destinata agli appassionati di questo sport.

Vantaggi:

Il libro è ben scritto in uno stile colloquiale, che lo rende accessibile e coinvolgente. Presenta una pletora di aneddoti accattivanti tratti dalla vita dell'autore e da quella della sua famiglia, offrendo spunti di riflessione sul gioco e sulla sua storia. I lettori apprezzano l'abilità narrativa, l'umorismo e l'autenticità di Campanis, che rendono la lettura divertente e memorabile.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno notato che, sebbene il libro sia divertente, potrebbe non approfondire gli argomenti più seri del baseball o fornire una copertura estesa della storia della famiglia dell'autore. Inoltre, chi è alla ricerca di un resoconto dettagliato delle esperienze nella Major League potrebbe ritenere che il libro sia insufficiente, poiché l'autore non ha mai raggiunto quel livello, ricordando invece la vita nella Minor League.

(basato su 15 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Born Into Baseball: Laughter and Heartbreak at the Edge of The Show

Contenuto del libro:

La vita nel baseball di Jim Campanis Jr. è stata tutt'altro che ordinaria. Suo padre, Jim Sr., è stato un catcher professionista di lunga data che ha trascorso diversi anni nei Pirates, dove un bambino di 6 anni, Jim Jr., ha fatto da scacciamosche accanto a giocatori di Major Leaguers. Suo nonno Al è stato uno degli uomini più potenti del baseball come GM dei Dodgers, ma la sua carriera si è conclusa improvvisamente e vergognosamente dopo una disastrosa apparizione a Nightline.

Jim ama le storie di baseball e ne ha molte da raccontare. I pezzi variano da quelli istruttivi a quelli confessionali.

Dall'umorismo rabbioso alle dolorose insicurezze. Condividiamo l'emozione di essere l'eroe e l'angoscia di non essere all'altezza.

Dall'essere una promettente scelta al terzo turno, al subire un infortunio devastante proprio il giorno in cui gli è stato detto che sarebbe stato convocato a settembre.

Ciò che emerge più di ogni altra cosa nei racconti di Jim è l'emozione di essere un giovane giocatore di baseball e il cameratismo della clubhouse. Le infinite risate, le disavventure dell'infanzia, gli scherzi alle reclute, gli scherzi negli spogliatoi. Sono il tipo di avventure selvagge che ci aspettiamo da ragazzi di vent'anni che sono in cima al mondo e vivono il sogno del baseball professionistico, anche se questo sogno è ben lontano dal fascino che molti fan immaginano.

Le storie di Jim si leggono come se fosse seduto accanto a voi in un bar.

Sono personali, acute e mai noiose. Rubare il plettro a Dusty Baker per darlo a Hank Aaron in cambio di una palla autografata. Vendere involontariamente una maglia autografata di Willie Stargell per finanziare la sua serata di ballo.

Essere legato a uno sgabello e ricevere le Ben Gay Balls dai suoi compagni di scuola.

Veniamo a conoscenza delle intense rivalità tra i programmi di baseball dei college californiani, da cui nascono amicizie che durano una vita. La vita estenuante dei giocatori delle leghe minori, che hanno solo il sogno di entrare nello show ad aiutarli a sopportare i bassi salari, gli alberghi squallidi e gli interminabili viaggi in autobus che sopportano estate dopo estate.

Sentiamo la gioia di Jim quando la sua prestazione di MVP del torneo lo aiuta a conquistare un posto nella squadra olimpica degli Stati Uniti, e l'angoscia di vedere la vita e la reputazione di suo nonno Al distrutte quasi da un giorno all'altro, quando i suoi commenti sugli afroamericani lo trasformano in un manifesto di tutto ciò che non andava nelle relazioni razziali nel baseball della Big League. L'ironia è stata particolarmente amara per il nipote Jim, che sapeva che Al era stato amico, mentore e compagno di stanza di nientemeno che Jackie Robinson nel 1946, l'anno prima che questi infrangesse la linea del colore. La vita di Al cambiò per sempre dopo quella notte, e anche quella di Jim non fu più la stessa.

Oltre alla ricchezza di pezzi dietro le quinte, ci sono molti scritti fantastici sul gioco tra le righe. Jim non era dotato di un talento straordinario, ma il suo background e la sua natura riflessiva lo hanno reso un grande studente del gioco. Ci sono numerosi articoli su come giocare, in particolare sui punti più fini del catching: ricevere i lanci, chiamare il gioco, gestire i lanciatori. Vengono descritti affascinanti rituali e tradizioni della clubhouse, dal gioco del "Flip", a come vivere con i miseri soldi dei pasti, alla multa che doveva essere pagata per la gamma di infrazioni della Kangaroo Court.

Born Into Baseball non è il tipico libro di memorie sul baseball, perché Jim Campanis Jr. è tutto tranne che un tipico giocatore di baseball, e la vita nel baseball che ha condotto è stata forse la meno tipica di tutte, fin dal giorno della sua nascita.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781938545795
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)