Punteggio:
Traveling Music” di Neil Peart è un'avvincente miscela di autobiografia, memorie musicali e riflessioni filosofiche, che racconta le sue esperienze di vita e la musica che ne fa da colonna sonora. Mentre molti lettori ne lodano la scrittura perspicace e gli aneddoti personali, alcuni esprimono disappunto per l'organizzazione e alcuni contenuti.
Vantaggi:⬤ Stile di scrittura coinvolgente
⬤ approfondimenti sulla musica e sulle esperienze personali
⬤ piacevole per i fan di Neil Peart e dei Rush
⬤ combina viaggi, storia ed evoluzione musicale
⬤ introduce i lettori a nuova musica
⬤ offre un viaggio riflessivo e filosofico.
⬤ Alcune sezioni sembrano disorganizzate o meno rilevanti
⬤ critiche sull'atteggiamento di Peart nei confronti dei fan
⬤ alcune parti del libro possono sembrare ripetitive per i lettori che hanno familiarità con i suoi lavori precedenti
⬤ alcuni capitoli (come quelli sul ciclismo africano) possono sembrare fuori luogo.
(basato su 131 recensioni dei lettori)
Traveling Music: The Soundtrack to My Life and Times
Neil Peart decise di guidare la sua BMW Z-8 da Los Angeles al Big Bend National Park, nel Texas sud-occidentale.
Mentre sfrecciava “tra i SUV che traboccavano di benzina e le asmatiche compatte giapponesi che si accalcavano sulla corsia di sinistra e i rombanti camion che si affannavano sulla destra”, ha agito come un proprio DJ, mettendo in fila i CD in ordine cronologico e in base ai suoi possibili stati d'animo. La musica che ascoltavo non solo accompagnava il mio viaggio, ma mi portava anche in un viaggio secondario, attraverso la memoria e i frattali di associazioni, fili che attraversavano tutta la mia vita in modi che avevo dimenticato o che non avevo mai sospettato”.
Passando al setaccio quei decenni e quei ricordi, ho capito che non mi interessava raccontare i fatti della mia vita in termini puramente autobiografici, ma piuttosto... cercare di tessere il tessuto della mia vita e dei miei tempi. Essendo uno che non è mai stato molto interessato a guardare indietro, perché sempre troppo impegnato ad andare avanti, ho scoperto che una volta aperte le porte del passato, sono rimasto affascinato dai tempi e dal loro effetto su di me.
Le canzoni e le storie che avevo dato per scontate avevano improvvisamente una risonanza che aveva chiaramente riecheggiato lungo i corridoi di tutta la mia vita, e ho provato un brivido di riconoscimento e il senso di una sorta di avventura. Un racconto di viaggio, ma non tanto sui luoghi, quanto sulla musica e sui ricordi”.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)