Modernismo aptico: Il tatto e il tattile nella scrittura modernista

Titolo originale:

Haptic Modernism: Touch and the Tactile in Modernist Writing

Contenuto del libro:

Questo libro sostiene che il senso aptico - che combina tatto, cinestesi e propriocezione - è stato pienamente concettualizzato ed esplorato per la prima volta nel periodo modernista, in risposta alle nuove esperienze corporee radicali determinate dai cambiamenti scientifici, tecnologici e psicologici.

Come cambia la percezione del corpo del proprio movimento di fronte a un film modernista? In che modo un viaggio in automobile può disorientare a tal punto da provocare una crisi esistenziale? Se il corpo è fatto di atomi divisibili, che lavoro può fare per rallentare l'attimo fuggente della vita modernista? Le risposte a tutte queste domande e a molte altre si trovano nelle opere di quattro importanti scrittori del canone modernista: James Joyce, Virginia Woolf, D. H. Lawrence e Dorothy Richardson. Essi suggeriscono che l'esperienza aptica è al centro dell'esistenza all'inizio del XX secolo e ognuno di loro mostra un fascino per l'inafferrabile senso del tatto. Ma questi scrittori si spingono oltre, intraprendendo esperimenti formali che permettono alla loro scrittura di provocare una risposta aptica nei loro lettori.

Definendo l'aptico e analizzando il suo ruolo nell'opera di questi grandi nomi della scrittura modernista, questo libro apre il campo degli studi letterari alla promessa di un'analisi orientata all'aptico, identificando un ricco filone di opere letterarie che possiamo chiamare "modernismo aptico".