Modernismi planetari: Provocazioni sulla modernità attraverso il tempo

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Modernismi planetari: Provocazioni sulla modernità attraverso il tempo (Stanford Friedman Susan)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro cerca di ridefinire la modernità esplorandola al di là dei tradizionali schemi euro-americani, con l'obiettivo di integrare diverse prospettive culturali. Tuttavia, il libro viene criticato per la mancanza di approfondimento delle letterature e delle tradizioni critiche non anglofone, e alcune recensioni lo descrivono come eccessivamente ampio e privo di rigore.

Vantaggi:

Il libro viene lodato per il suo approccio ambizioso alla reimmaginazione della modernità come concetto mobile, coinvolgendo le tradizioni al di fuori del canone anglofono. È considerato sincero e colto, in quanto promuove un'estensione tra le culture piuttosto che smantellare i canoni esistenti.

Svantaggi:

I critici sostengono che l'autrice, con una limitata esposizione a tradizioni letterarie non inglesi, non ha le qualifiche per discutere di “modernismi planetari”. Essi sottolineano che il ricorso a traduzioni e fonti secondarie mina le sue argomentazioni e alcuni ritengono il contenuto prolisso e privo di sostanza.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Planetary Modernisms: Provocations on Modernity Across Time

Contenuto del libro:

Attingendo a un vasto archivio di storia mondiale, antropologia, geografia, teoria culturale, studi postcoloniali, studi di genere, letteratura e arte, Susan Stanford Friedman rifonde la modernità come un fenomeno in rete, circolante e ricorrente che produce molteplici innovazioni estetiche attraverso i millenni.

Considerando mondi cosmopoliti, nomadi e oceanici, l'autrice rivede radicalmente la portata della critica modernista e apre la pratica a uno studio più integrato. Friedman si muove da istanze su larga scala di modernità pre-1500, come la Cina della dinastia Tang e l'impero mongolo, a istanze su piccola scala di modernismo, tra cui la poesia di Du Fu e Kabir e l'arte ceramica abbaside.

Mappa i modernismi interconnessi del lungo XX secolo, associando Joseph Conrad a Tayeb Salih, E. M. Forster ad Arundhati Roy, Virginia Woolf ai Tagores e Aime Cesaire a Theresa Hak Kyung Cha.

Legge opere postcoloniali dal Sudan e dall'India e si confronta con l'idea di negritudine. Rifiutando i concetti modernisti di marginalità, alterità e maggiore/minore, Friedman privilegia invece la rottura, la mobilità, la velocità, le reti e la divergenza, elevando le agenzie e le capacità creative di tutte le culture non solo nel passato e nel presente, ma anche nel secolo a venire.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780231170918
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2018
Numero di pagine:472

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)