Modernismi del nuovo mondo: T.S. Eliot, Derek Walcott e Kamau Brathwaite

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Titolo originale:

New World Modernisms: T.S. Eliot, Derek Walcott, and Kamau Brathwaite

Contenuto del libro:

James Clifford ci dice che il modernismo è diventato una "cultura itinerante" perché riflette il "cosmopolitismo discrepante" del XX secolo, cioè un mondo in cui le persone sono paradossalmente migratorie ma radicate, internazionali ma locali. Forse il modernismo ha viaggiato così bene perché è stato trasformato dal suo viaggio; questo è il suggerimento che Charles Pollard fa in New World Modernisms, un affascinante primo passo nella mappatura della migrazione del modernismo.

Pollard guarda alla recente poesia caraibica come mezzo per rivalutare il cosmopolitismo del modernismo; in particolare, il suo libro ridefinisce l'influenza cosmopolita del modernismo di T. S. Eliot esaminando come le sue idee sono state trasformate dai due principali poeti caraibici anglofoni, Derek Walcott e Kamau Brathwaite. Pollard si concentra su tre principi modernisti di Eliot: la tradizione, il rapporto della poesia con la parola e la funzione sociale della poesia. In seguito traccia le trasformazioni di queste idee da parte di Walcott e Brathwaite nell'uso di frammenti culturali diversi per costruire tradizioni caraibiche alternative, nella rivitalizzazione del linguaggio poetico con i ritmi e la dizione della parlata caraibica e nella riarticolazione del ruolo pubblico del poeta in un contesto caraibico.

Esaminando queste espressioni formative postcoloniali del modernismo, Pollard sfida l'approccio critico prevalente che pone il postcolonialismo in opposizione al modernismo, un approccio che presuppone che un'estetica modernista avanzi necessariamente un'ideologia coloniale.

New World Modernisms rinvigorisce gli studi su Eliot tracciando la sua influenza internazionale e fornendo al contempo la valutazione più completa fino ad oggi dei contributi complementari di Walcott e Brathwaite allo sviluppo di un'estetica modernista del Nuovo Mondo.