Mito, mente e religione: La narrazione apocalittica

Titolo originale:

Myth, Mind and Religion: The Apocalyptic Narrative

Contenuto del libro:

L'antropologo francese Claude L vi-Strauss ha setacciato la foresta amazzonica alla ricerca dei miti dei suoi popoli primitivi. Trovò che una certa logica governava la costruzione di questi miti - la sua mythologique; considerò questa logica come innata nella mente umana e quindi universale. Nonostante questa pretesa di universalità, L vi-Strauss ha deliberatamente evitato i miti delle religioni bibliche e quelli delle società moderne. Questa si è rivelata un'occasione mancata, poiché questi miti si prestano molto bene al suo modo di analizzare.

La narrazione apocalittica è il mito continuo della società occidentale. Fa la sua prima apparizione nella Bibbia nel racconto dell'Esodo e nella Passione di Cristo. La sua caratteristica è lo scenario iniziale dell'una o dell'altra forma di oppressione insopportabile, che si tratti del faraone in Egitto per gli ebrei o della schiavitù del corpo per i cristiani. “Signore e servo” è la coppia binaria che prevale e che, attraverso un processo di inversione, conduce al Regno dei Cieli (celeste o terrestre). L'opera di Agostino e di Lutero segue questo esempio, così come, sorprendentemente, quella del luterano Hegel e dell'hegeliano Marx. In tutti i casi, l'oppressione iniziale viene invertita e ne consegue una destinazione sublime.

Una versione demoniaca della stessa narrazione apocalittica appare negli anni Trenta. I nazisti si richiamano alla loro storia di “oppressione” del popolo tedesco e allo stesso modo proclamano il Dritte Tausendj hrige Reich. È una terribile ironia, ma forse la mythologique di L vi-Strauss può aiutarci a vedere attraverso il “vetro” un po' meno scuro.