Mille e uno

Titolo originale:

One Thousand & One

Contenuto del libro:

"Tutto il pensiero viene allontanato dalla vista, e in breve tempo iniziano ad accadere cose spiacevoli proprio davanti a noi...".

Mille e uno di Kari Hukkila è un romanzo filosofico e saggistico sulle catastrofi, sia naturali che provocate dall'uomo, sulla capacità degli esseri umani di rispondere alle catastrofi pensando o, per lo meno, riuscendo semplicemente a sopravvivere.

Il romanzo di Hukkila è una cornucopia di microstorie, digressioni e un'ampia galleria di personaggi che vanno dal filosofo Ludwig Wittgenstein a un rifugiato etiope a Roma.

Mille e uno inizia quando una grande betulla cade su una baita vicino al confine russo nella Finlandia orientale, lasciando il narratore incapace di concentrarsi su un progetto di scrittura a cui stava lavorando. Decide allora di accettare un invito a Roma, dove il suo amico di sempre vive da quando ha abbandonato la vita filosofica. Nel romanzo di Hukkila, la sopravvivenza di Scheherazade continuando a raccontare storie viene reimmaginata come sopravvivenza continuando a pensare, un'attività di pensiero continua, spesso portata all'estremo, la conservazione dell'umanità in un mondo disumano. Nell'eloquente traduzione di David Hackston, la prosa musicale, serpeggiante e stimolante di Hukkila è piena di umorismo selvaggio, ironico e luminoso, rimanendo viva senza compromessi fino alla frase finale.

Mille e uno è il primo di una serie prevista di cinque romanzi. Alla sua uscita in Finlandia, nel 2016, è stato definito "con tutti i crismi di un classico".

"Il pensiero non aveva più un posto nel mondo, e naturalmente se sei un clandestino è praticamente impossibile".