Migrazione come imperialismo economico: come la mobilità internazionale del lavoro mina lo sviluppo economico dei Paesi poveri

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Titolo originale:

Migration as Economic Imperialism: How International Labour Mobility Undermines Economic Development in Poor Countries

Contenuto del libro:

Per diversi decenni, gli Stati ricchi, le agenzie internazionali per lo sviluppo e le multinazionali hanno incoraggiato la migrazione di manodopera dal Sud al Nord del mondo. Oltre a fornire lavoratori essenziali per sostenere la trasformazione delle economie avanzate, le rimesse che i migranti inviano a casa sono state pubblicizzate come il mezzo più promettente per lo sviluppo nazionale dei Paesi poveri e non sviluppati.

Come sostiene Immanuel Ness in questa acuta correzione della saggezza convenzionale, la migrazione temporanea di manodopera rappresenta la forma più recente di imperialismo economico e di dominio globale. Un'analisi più approfondita delle prove economiche e sociali dimostra che le rimesse approfondiscono lo sfruttamento economico, distruggono la stabilità della società e ampliano in modo significativo la disuguaglianza economica tra società povere e ricche. Il libro espone i dannosi effetti politici, economici e sociali della migrazione sui Paesi d'origine in Africa, Asia e America Latina, e il modo in cui i meccanismi di confine e di sicurezza controllano ed emarginano i lavoratori migranti a basso salario, soprattutto donne e giovani. Ness afferma che le rimesse non portano crescita ai Paesi poveri, ma estendono la dipendenza nazionale dall'esportazione di lavoratori migranti, portando a uno sviluppo distorto e diseguale nella periferia globale.

Questo saggio sarà una risorsa preziosa per gli studenti e gli studiosi di migrazione e sviluppo in tutte le scienze sociali.