Mettere insieme il modernismo: Letteratura, musica e pittura, 1872-1927

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Titolo originale:

Putting Modernism Together: Literature, Music, and Painting, 1872-1927

Contenuto del libro:

Una potente introduzione al modernismo e alle arti creative che ha ispirato.

Come si fa a collegare razionalmente la letteratura, la musica e la pittura di un'epoca? Nel corso dell'era modernista, iniziata all'incirca nel 1872 con la guerra franco-prussiana, culminata con la Grande Guerra e conclusa con una terza catastrofe, la Grande Depressione, questa domanda è stata affrontata con una speciale belligeranza. È stato un periodo culturale che ha immaginato molti modelli diversi di se stesso: ai cubisti sembrava un vasto puzzle.

Per gli espressionisti, assomigliava a un corpo convulso.

Per i dadaisti, invece, ricordava un mucchio di spazzatura dopo un'esplosione. In Putting Modernism Together, Daniel Albright cerca il centro del movimento modernista valutando questi diversi modelli artistici, esplorando il modo in cui hanno generato una straordinaria gamma di lavori creativi che erano comunque avvolti insieme esteticamente, e classificando i presupposti culturali che hanno reso attraente ogni sistema filosofico.

Nato dalle lezioni di Albright per l'omonimo corso popolare dell'Università di Harvard, il libro indaga diverse metodologie per confrontare l'evoluzione e la congruenza dei movimenti artistici, studiando gli sviluppi simultanei che si sono verificati durante gli anni chiave del modernismo. Cosa significa, si chiede Albright, che Cuore di tenebra di Joseph Conrad, pubblicato nel 1899, è apparso contemporaneamente ai Notturni di Claude Debussy, al di là del fatto che la parola "impressionista" è stata usata per descrivere ciascuna opera? Perché, nel 1912, il compositore Arnold Schoenberg e il pittore Vassily Kandinsky sentirono una così forte affinità artistica? E come possiamo dare un senso a un movimento, frammentato da ismi, che cercava il valore in ogni sorta di luoghi sottovalutati o mal valorizzati, tra cui il male (Baudelaire), i letamai (Cechov), il rumore (Russolo), l'oscenità (Lawrence) e la banalità (Satie)?

In Putting Modernism Together, Albright sostiene che la cultura umana può essere meglio compresa come un modello di crescita o ramificazione dell'azione artistica, intellettuale e politica. Andando oltre la semplice spiegazione di come gli artisti di questi generi abbiano ottenuto i loro effetti peculiari, presenta nuove e stimolanti analisi di dettagli artigianali che aiutano gli studenti e gli studiosi a conoscere meglio questa audace epoca di estremismo estetico.