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Gli utenti hanno trovato il libro “White Metropolis” di Michael Phillips un'esplorazione avvincente e approfondita della storia razziale di Dallas, che mette in luce le questioni del razzismo e le dinamiche del potere all'interno della città. Molti hanno lodato l'autore per il suo approccio schietto e ben documentato, mentre alcuni hanno criticato il libro per la sua formattazione nella versione Kindle e per i pregiudizi percepiti nella sua narrazione.
Vantaggi:Il libro offre un resoconto perspicace e dettagliato della storia razziale di Dallas, presentando verità non filtrate sul razzismo e sulle sue implicazioni nel panorama politico della città. I lettori hanno apprezzato l'accuratezza della ricerca, lo stile narrativo coinvolgente e la preziosa documentazione fornita. Molti hanno raccomandato il libro come lettura essenziale per chi è interessato a Dallas e alle sue problematiche sociali.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato problematica la formattazione della versione Kindle, in particolare per quanto riguarda le note a piè di pagina che non erano collegate correttamente. Inoltre, ci sono state lamentele sulla percezione di parzialità del libro, con alcuni che hanno ritenuto che dipingesse un'immagine eccessivamente negativa di tutti i cittadini bianchi di Dallas e una mancanza di attenzione ai periodi storici più recenti.
(basato su 18 recensioni dei lettori)
White Metropolis: Race, Ethnicity, and Religion in Dallas, 1841-2001
Vincitore del premio T. R. Fehrenbach, Commissione storica del Texas, 2007.
Dall'Ottocento a oggi, i potenti di Dallas hanno sempre dipinto la loro città come una comunità progressista, favorevole agli affari e razzialmente armoniosa, che ha evitato le lotte razziali, etniche e di classe che hanno afflitto altre città del Sud. Ma questa immagine di Dallas corrisponde alla realtà storica? In questo libro, Michael Phillips scava a fondo nel passato razziale e religioso di Dallas e scopre una complicata storia di resistenza, collaborazione e assimilazione tra le comunità afroamericane, messicane ed ebraiche della città e la sua élite di potere bianca.
Esplorando più di 150 anni di storia di Dallas, Phillips rivela come i leader commerciali bianchi abbiano creato un'identità razziale bianca e un'identità regionale sud-occidentale che escludeva gli afroamericani dal potere e imponeva ai messicani americani e agli ebrei di adottare norme anglosassoni per raggiungere le limitate posizioni di potere che occupavano. Dimostra inoltre come il concetto di bianchezza abbia impedito a questi gruppi di allearsi tra loro e con i bianchi della classe operaia e media per costruire una base di potere più ampia e porre fine al controllo dell'élite sulla città. Confrontando l'esperienza razziale di Dallas con quella di Houston e Atlanta, Phillips identifica come Dallas si inserisca nei modelli regionali di relazioni razziali e illumina le forze uniche che hanno tenuto nascosta la sua storia razziale fino alla pubblicazione di questo libro.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)