Mercato senza economia: La crisi finanziaria russa del 1998

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Titolo originale:

Market Without Economy: The 1998 Russian Financial Crisis

Contenuto del libro:

La crisi finanziaria del 1998 in Russia è stata uno dei più drammatici crolli economici e ha simboleggiato il fallimento del processo di transizione così come era stato condotto dalla fine dell'Unione Sovietica. Non c'è un accordo generale sulla natura del crollo del rublo; una serie di interpretazioni contraddittorie sono state discusse tra gli economisti.

Questo libro sostiene che le turbolenze finanziarie russe del 1998 sono state meglio previste dai modelli di Krugman e Sargent-Wallace. Il crollo della valuta ha avuto origine nel modo particolare in cui è stata gestita la transizione. In particolare, il governo russo rimase intrappolato nel doppio vincolo di una politica monetaria rigida imposta dal FMI da un lato e di una politica fiscale poco rigorosa a sostegno del settore privato dall'altro.

Queste politiche erano incoerenti e hanno portato a processi inflazionistici che sono stati rinviati attraverso l'emissione di una grande quantità di Buoni del Tesoro per finanziare il deficit fiscale. Allo stesso tempo, una politica monetaria rigida ha ritardato la ripresa del settore industriale.

Sebbene la particolare tempistica della crisi sia stata co-determinata da altri fattori, come la crisi finanziaria asiatica e il crollo del prezzo del petrolio, è stato questo mix incoerente di politiche monetarie e finanziarie a costituire la causa principale dello spettacolare crollo del rublo nell'agosto 1998. Il libro fornisce un'ampia copertura di un decennio di riforme russe.

Analizza criticamente l'ideologia neoliberista e il corso del processo di transizione sostenuto dal Washington Consensus.