Memorie di un uomo superfluo

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Titolo originale:

Memoirs of a Superfluous Man

Contenuto del libro:

Albert Jay Nock, forse il più brillante saggista americano del XX secolo, e certamente tra i più importanti pensatori libertari, aveva deciso di scrivere la sua autobiografia, ma ha finito per fare molto di più. Qui presenta una teoria completa della società, dello Stato, dell'economia e della cultura, e lo fa quasi inavvertitamente.

Le sue storie, le sue lezioni, le sue osservazioni e le sue conclusioni hanno un impatto molto forte, tanto che chiunque si prenda il tempo di leggere attentamente non può che ritrovarsi cambiato nella prospettiva intellettuale. Si ha la sensazione di essere entrati in un club privato di persone che vedono più profondamente degli altri. Questo è davvero un classico americano.

Se si riesce a stabilire un regime di completa libertà economica, la libertà sociale e politica seguirà automaticamente; e finché non sarà stabilito, non potranno esistere né la libertà sociale né quella politica. Qui si intravede il motivo per cui lo Stato non tollererà mai l'instaurazione della libertà economica.

In uno spirito di pura frode consapevole, lo Stato offrirà in qualsiasi momento al suo popolo "quattro libertà", o sei, o qualsiasi altro numero; ma non gli permetterà mai di avere la libertà economica. Se lo facesse, firmerebbe la sua stessa condanna a morte, perché, come ha sottolineato Lenin, "è assurdo pretendere di conciliare Stato e libertà".

Essendo il nostro sistema economico quello che è, ed essendo lo Stato quello che è, tutta la verbosità di massa sui "popoli liberi" e sulle "libere democrazie" è solo un'oscena buffonata. -Albert Jay Nock.