Memorie di un pedante bipolare senza fissa dimora

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Titolo originale:

Memoirs of a homeless bipolar pedant

Contenuto del libro:

“Tutti abbiamo un'immagine mentale di un senzatetto, che di solito comprende squallore, sporcizia, dipendenza, rabbia, denti mancanti, bava, livelli nucleari di alitosi, urla incoerenti e problemi di igiene personale. Il colore della pelle o le evidenti differenze culturali sono spesso un fattore di valutazione.

Tendiamo a pensare a malattie mentali, escrementi corporei, scarso controllo della vescica. I senzatetto puzzano di piscio e noi no. Sono anche antichi.

Pensiamo a disgraziati vecchi prima del tempo che indossano abiti che a malapena riconosciamo come tali. Siamo soprattutto debitamente grati di non appartenere alla stessa specie, perché i senzatetto sono diventati in qualche modo altri, ed è così che li considereremo sempre.

“In questa fase del XXI secolo, meno di un uomo e una donna senzatetto su sei hanno questo aspetto. La maggior parte di loro assomiglia al resto di noi, normali australiani di periferia, perché è così che sono.

Ce ne sono almeno mezzo milione là fuori, e il numero aumenta ogni giorno”. Questo è il resoconto di un viaggio terrificante nel cuore di una tragedia nazionale di cui nessuno vuole parlare.