Memoria testuale: Archivi antichi, biblioteche e Bibbia ebraica

Titolo originale:

Textual Memory: Ancient Archives, Libraries and the Hebrew Bible

Contenuto del libro:

Per gli studiosi moderni la Bibbia ebraica rappresenta una raccolta di libri, forse addirittura una biblioteca di libri. Alcuni pensano che si tratti di una selezione di antiche tradizioni orali che alla fine sono state scritte, redatte e conservate.

Altri suggeriscono che il corpus biblico sia il risultato di una fusione di biblioteche regionali nell'antica Palestina o che sia il risultato del bisogno degli Asmonei di legittimare il loro dominio rivendicando la proprietà di una biblioteca di libri provenienti dal tempio di Gerusalemme. Per quanto queste ipotesi siano allettanti, le implicazioni di una comprensione concreta delle origini della Bibbia come biblioteca o archivio non sono spesso pienamente apprezzate dagli studiosi. Memoria testuale esplora il modo in cui varie discipline, tra cui l'assiriologia, gli studi biblici, l'archivistica e la storia delle biblioteche, hanno dato un senso alle migliaia di collezioni di tavolette d'argilla e di materiale scritto antico scoperte negli ultimi duecento anni in Medio Oriente.

E ci si chiede se le grandi biblioteche di Ashurbanipal e di Alessandria, tra le altre, siano in grado di suggerire modelli di come sia nata la Bibbia ebraica. Le biblioteche dei templi in Mesopotamia o in Egitto possono offrirci qualche indizio su chi ha deciso cosa conservare e perché? Quali sono le antiche pratiche archivistiche di attenta selezione, conservazione, classificazione e diffusione delle informazioni che possono contribuire alla nostra comprensione della creazione della Bibbia ebraica?

In definitiva, questo libro è una sintesi storiografica delle attuali ricerche sugli archivi e sulle biblioteche del Vicino Oriente antico, da diverse prospettive disciplinari. Il suo scopo è quello di capire meglio come dobbiamo concepire la Bibbia come tradizione religiosa e patrimonio letterario.